Pier Luigi Bersani, dopo aver incassato un sostanziale nulla di fatto dal Movimento Cinque Stelle, sta andando avanti con le sue consultazioni nel tentativo di formare un “governo di cambiamento” ma per il momento la strada è sempre più stretta.
Questa mattina il M5S, rappresentato dai capigruppo Vito Crimi e Roberta Lombardi (assente Beppe Grillo), nel corso dell’incontro con il leader del Pd ha ribadito il suo “no” alla “fiducia in bianco”, ma ha offerto l’appoggio sui singoli provvedimenti. E quando Bersani ha fatto appello al senso di responsabilità del Movimento Cinque Stelle e ha chiesto la possibilità di dar vita a un governo che lavori su un programma per il cambiamento la risposta dei “grillini” è stata quella di un governo Cinque Stelle.
Bersani però continua a trattare in quella che è diventata la quinta giornata di consultazioni. Dopo i M5S è stata la volta dell'Upi, Unione Province d'Italia che ha chiesto che l'abolizione delle province sia fatta in base ai costi e non ai pregiudizi, successivamente ha incontrato il gruppo Fratelli d'Italia.
In giornata si era anche parlato di un possibile slittamento a venerdì dell'incontro con Napolitano dovuto al fatto che gli incontri previsti nel pomeriggio di oggi con le delegazioni di alcuni gruppi, dagli autonomi del centrodestra allo stesso Pd, ci saranno domani per la concomitanza dell'intervento alla Camera a partire dalle ore 15 del presidente del Consiglio uscente Mario Monti sulla vicenda dei marò in India. La nuova agenda di Bersani prevede infatti che domani incontri alle 10,30 l'Unione di Centro, successivamente il Gruppo Sel della Camera dei Deputati e infine i Gruppi Pd Camera e Senato.
Ma poi nel tardo pomeriggio si è di nuovo fatta strada l'ipotesi che l'incontro tra Bersani e Napolitano avvenga comunque giovedì, come previsto dall'agenza originale.
Tuttavia la vera notizia di oggi alla fine potrebbe stare nelle dichiarazioni rilasciate dal capogruppo al Senato del M5S Crimi che nel pomeriggio, a incontro con Bersani ormai archiviato dice: "Se Napolitano fa un altro nome, purché non politico, è tutta un'altra storia". Ma "è bene che il Pd non lo faccia, altrimenti lo brucia". Aggiungendo però che i 5S non voteranno "mai un governo targato Pd anche se guidato da una persona terza".
E poi un'ulteriore precisazione dello stesso Crimi, che sembra riportare tutto a "punto e a capo, "Se il presidente Napolitano- scrive su Facebook - non dovesse infatti assegnare a Bersani l'incarico di formare un nuovo governo, il percorso delle consultazioni riprenderebbe il suo iter, nel quale, come già puntualizzato, il Movimento Cinque Stelle si assumerà la sua responsabilità politica, proponendosi direttamente per l'incarico di formare una squadra composta da nominativi nuovi, in grado di avere il sostegno della maggioranza e dunque la possibilità e l'onore di proporsi per la guida del paese".