“È francamente scorretta la presa di posizione di Berlusconi sulla liberalizzazione dei farmaci. Non capiamo infatti come un partito che si chiama Popolo delle Libertà si schieri ancora contro l’apertura del mercato e della concorrenza”. È quanto dichiara il presidente della Federazione nazionale farmacia non convenzionata, Giuseppe Scioscia, commentando la lettera che l’ex presidente del Consiglio ha indirizzato alla Fenagifar, la federazione dei giovani farmacisti.
“Berlusconi nella lettera rassicura la categoria dei titolari di farmacia sulle intenzioni politiche del PDL, proprio lui che da imprenditore dovrebbe avere nel Dna il concetto di libertà di impresa e di liberalizzazioni”, afferma Scioscia. “Non vogliamo credere che le sue battaglie per la libertà non siano altro che puri slogan dietro i quali non c’è nessun interesse, per ovvi motivi, di cambiare lo status quo. Siamo anche noi farmacisti - conclude Scioscia - e Silvio Berlusconi non ha mai voluto sentire le nostre idee e le nostre proposte: non ci resta che ribadire a tutti i 60mila colleghi non titolari di farmacia (contro i 18mila titolari) di non votare chi vuole anacronisticamente svilire e sopprimere i nostri diritti professionali”.
22 febbraio 2013
© QS Edizioni - Riproduzione riservata