L’agenda politica del Governo presentata ad inizio agosto è un documento di priorità su cui la “compattezza del Governo servirà ad arrivare a risposte concrete”. E la convergenza bipartisan sui temi di bioetica “non può che essere accolta con favore”.
Lo ha affermato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, intervenendo alla conferenza stampa conclusiva della giornata di lavori promossa dai senatori del Pdl sull’agenda bioetica del Governo (vedi articoli correlati a fondo pagina).
Ripercorrendo i cinque punti che formano l’agenda, Fazio ha voluto ribadire l’impegno del Governo sull’“inizio vita”, anche in relazione alle vicende di malasanità che hanno colpito i punti nascita nelle settimane scorse. “Basta col dire che in Italia si partorisce male, perché il percorso nascita è uno dei vanti del nostro Paese, in cui si registra anche una delle percentuali di aborto più basse nel mondo”, ha affermato il ministro sottolineando che “in Italia l’aborto non è un metodo contraccettivo” e per questo occorre “monitorare con attenzione l’utilizzo della Ru486 affinché tutto avvenga nel rispetto della legge 194”. Lo stesso, ha detto Fazio, vale per la pillola dei 5 giorni, attualmente all’esame dell’Aifa, affinché l’iter per l’immissione in commercio venga svolto secondo i principi di sicurezza, così come nel rispetto della legislazione nazionale.
Fazio ha poi ricordato il ddl presentato nei mesi scorsi su sua iniziativa (vedi
qui) per “una riforma dei comitati etici, che si occupano anche di sperimentazione clinica”, allo scopo di “renderli più forti” anche liberandoli dall'eccessivo carico burocratico. Ha quindi voluto sottolineare “l’investimento che l’Italia sta facendo sulle cellule staminali umane, che sta portando grandi vantaggi”. L’attività italiana in questo campo “è tra le più importanti al mondo”, ha detto il ministro citando “il Centro di Terni, che è finanziato con soldi pubblici e di cui essere molto fieri”.
L’attenzione del Governo va anche alla disabilità, tuttavia il responsabile della Salute ha invitato a non fare confronti semplicistici con gli altri Paesi o valutare l’impegno esclusivamente sulla base delle risorse attribuite al fondo per la non autosufficienza, perché “occorre tener conto delle disponibilità economiche e dei Lea, attraverso i quali il Ssn offre servizi dedicati anche alla disabilità”.
Il ministro si è infine detto soddisfatto del lavoro che si sta compiendo sulla testamento biologico. “Nel corso dell’iter ci sono state alcune convergenze che hanno portato all’introduzione di modifiche importanti”, ha concluso Fazio che, per l’approvazione della legge, percepisce attualmente “un percorso più sereno”.
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