Governo e Parlamento
Personale sanitario. Ministero: “In manovra incremento delle indennità”
“Già nelle due precedenti leggi di bilancio varate da questo Governo è stato previsto un incremento della specifica indennità in favore del personale della dirigenza medica e del comparto sanità operante nel servizio di pronto soccorso, nonché la facoltà di ricorrere agli incrementi delle tariffe orarie delle prestazioni aggiuntive del personale medico e del personale sanitario. Nel recente decreto-legge in materia di liste d'attesa tali prestazioni straordinarie sono state detassate attraverso l'applicazione di una Flat Tax del 15 per cento. La legge di bilancio attualmente in esame prosegue su questo percorso, rifinanziando la specifica indennità per il personale operante nei servizi di pronto soccorso ed incrementando l'indennità di specificità della dirigenza medica e veterinaria, della dirigenza sanitaria non medica e infermieristica e l'indennità infermieristica di tutela del malato per la promozione della salute. Sono, inoltre, previsti incrementi del trattamento economico per gli iscritti alle scuole di specializzazione e finanziamenti per l'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza. Quanto al progressivo superamento del regime delle incompatibilità, un primo significativo passo è stato già fatto con il decreto-legge in materia di salute del 2023 per gli operatori delle professioni sanitarie, anche se soltanto in via transitoria”. Così il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani in risposta ad un’interrogazione presentata durante il Question time alla Camera da Noi Moderati.
La risposta integrale del Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani.
Colleghi deputati, il Governo fin dal suo insediamento ha avviato un percorso virtuoso, volto ad aumentare le risorse a disposizione del servizio Sanitario Nazionale e a promuovere condizioni lavorative ed economiche più favorevoli per i suoi dipendenti, medici, infermieri e personale sanitario tutto. La manovra di bilancio, attualmente all'esame della Camera, stabilisce che il livello di finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard, cui concorre lo Stato, è incrementato di 1.302 milioni di euro per l'anno 2025, ai quali si aggiungono i 1.100 milioni già stanziati nella legge di bilancio dello scorso anno, di 5.078 milioni per l'anno 2026, di 5.780 milioni di euro per l'anno 2027, di 6.663 milioni per l'anno 2028, di 7.725 milioni per l'anno 2029 e di 8.898 milioni di euro a decorrere dall'anno 2030. Si tratta, quindi, di incrementi del Fondo sanitario nazionale pari a più di 35 miliardi in 5 anni, livelli mai raggiunti negli anni precedenti. Sempre nella legge di bilancio ci siamo impegnati per migliorare le condizioni economiche del personale sanitario e rendere più attrattivo il servizio pubblico, a partire dai settori in cui si rilevano maggiori criticità e disagi. Già nelle due precedenti leggi di bilancio varate da questo Governo è stato previsto un incremento della specifica indennità in favore del personale della dirigenza medica e del comparto sanità operante nel servizio di pronto soccorso, nonché la facoltà di ricorrere agli incrementi delle tariffe orarie delle prestazioni aggiuntive del personale medico e del personale sanitario. Nel recente decreto-legge in materia di liste d'attesa tali prestazioni straordinarie sono state detassate attraverso l'applicazione di una Flat Tax del 15 per cento. La legge di bilancio attualmente in esame prosegue su questo percorso, rifinanziando la specifica indennità per il personale operante nei servizi di pronto soccorso ed incrementando l'indennità di specificità della dirigenza medica e veterinaria, della dirigenza sanitaria non medica e infermieristica e l'indennità infermieristica di tutela del malato per la promozione della salute. Sono, inoltre, previsti incrementi del trattamento economico per gli iscritti alle scuole di specializzazione e finanziamenti per l'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza. Quanto al progressivo superamento del regime delle incompatibilità, un primo significativo passo è stato già fatto con il decreto-legge in materia di salute del 2023 per gli operatori delle professioni sanitarie, anche se soltanto in via transitoria. L'esito del previsto monitoraggio della disposizione ci indicherà la strada da intraprendere nel senso di un consolidamento della misura.
La replica di Francesco Saverio Romano (NM(N-C-U-I)M-CP).
Grazie, Ministro. Noi siamo soddisfatti di sapere che il Governo sta lavorando nella direzione da noi auspicata, perché il Governo ha avviato, sin dalla legge di bilancio per il 2023, un percorso virtuoso per aumentare i fondi che sono a disposizione del sistema sanitario per rafforzarlo, come dichiarato dal Ministro, con più di 6 miliardi di euro nella fase che abbiamo davanti. Come indicato dall'Ufficio parlamentare di bilancio in ordine all'esame del Piano strutturale di bilancio nel medio termine dal 2025 al 2029, il Documento programmatico prevede un'ulteriore crescita. Sappiamo pure che durante l'esame di questa legge di bilancio il Governo ha accolto molte delle nostre iniziative: voglio ricordare quelle relative ai medici specializzandi, che potranno svolgere attività anche extra-moenia; così come una Flat Tax per lo straordinario degli infermieri al 5 per cento; come il Fondo per contrastare l'obesità e tante altre iniziative che vedranno la luce nelle prossime ore. Questo è un percorso che però non deve lasciarci cullare sugli allori, perché sappiamo che le esigenze sono tante e a tante esigenze non siamo riusciti ancora a dare delle risposte. Quindi esortiamo il Governo ad andare avanti in questa direzione: troverà il gruppo di Noi Moderati affianco per iniziative che servono a rafforzare il comparto della sanità e per dare risposte sempre più efficaci problemi come quello, ad esempio, del ridimensionamento delle liste d'attesa e l'altro della accessibilità alle strutture di pronto soccorso ed alla medicina di emergenza-urgenza