Governo e Parlamento
Forum Risk Management. Zaffini: “Puntare sulla migliore tecnologia aiuta a ottimizzare le prestazioni sanitarie”
“È innegabile che ci siano problemi di risorse, ricordo che noi ci portiamo a spasso uno zaino con 3000 miliardi debito pubblico; quindi, è ovvio che noi dobbiamo fare i conti con delle finanziarie magre e modeste. Quest’anno forse sarà intorno ai 30 miliardi, mentre lo scorso anno 24 miliardi, è quindi evidente che non abbiamo grandi risorse da destinare. Dentro questa scarsità di risorse l’attenzione alla sanità è però massima, perché ricordo che nel 2027 supereremo i 150 miliardi del fondo sanitario nazionale, che rappresenta una misura assolutamente mai vista. Di fronte alla carenza di risorse e soprattutto di fronte alla carenza di personale, che è un ulteriore problema che abbiamo ricevuto in eredità, spingere sul supporto della migliore tecnologia aiuta a ottimizzare le prestazioni sanitarie, come ad esempio i nuovi impianti di radioterapia oncologica, gli acceleratori lineari di ultima generazione che consentono di fare 10 volte le prestazioni ad un’accuratezza 10 volte più appropriata, e quindi è ovvio che spingere sulla tecnologia, aiuterà molto ad affrontare questo momento di carenza di personale”.
Così il senatore Francesco Zaffini, presidente X commissione Affari sociali, Sanità, Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato della Repubblica che a margine della giornata conclusiva del Forum Risk Management ha risposto alle domande dei giornalisti su risorse e nuove tecnologie.
Far capire la telemedicina e il fascicolo elettronico a chi non è nativo digitale sarà complicato? Zaffini non vede questa preoccupazione: “I percorsi di tele visita, telemedicina, assistenza domiciliare, sanità di prossimità – ha aggiunto – sono percorsi che contengono al loro interno, nella progettazione degli strumenti, anche nella progettazione dei device prevedono questa misura di attenzione. Ricordo che gli ultrasessantacinquenni in questo paese tra qualche mese saranno quasi 15 milioni; quindi, è ovvio che la progettazione di queste tecnologie tengano conto di questo problema, e cioè che non abbiamo a che fare con nativi digitali ovviamente. Man mano che progredisce la ricerca su questi supporti noi riusciremo a mettere a terra quella sanità dei territori che ad oggi è stato un miraggio. Il vero grande problema della nostra sanità – ha concluso – che è ancora troppo ospedaliera, ospedale centrica. L’intasamento dei pronto soccorso deriva essenzialmente da questo. Se noi riusciremo a dare supporti tecnologici alla nostra sanità di prossimità, riusciremo a risolvere anche i problemi della nostra sanità Ospedaliera”.