Alcune integrazioni e correzioni al Ddl Stabilità potrebbero essere introdotte "dallo stesso Governo in sede di presentazione di un eventuale maxiemendamento in Assemblea". Una possibilità annunciata e prevista anche dal presidente della commissione Bilancio del Senato, Antonio Azzollini, nel corso della seduta di ieri per l'esame degli emendamenti al provvedimento.
Un esame non facile, tanto che il via libera al testo previsto per ieri in commissione è slittato ad oggi, facendo così saltare anche l'approdo del Ddl in Aula, che era infatti previsto per stamani. Se non dovessero esserci ulteriori imprevisti, il via libera della commissione arriverà in serata, quindi il testo sarà subito trasmesso all'Aula, dove inizierà la discussione a partire da domani mattina.
Intanto, tra le ultime novità che apportate al testo dalla commissione compare l'emendamento Milleproroghe (2.0.4000) presentato dai relatori sabato scorso e che, tra le altre cose, posticipa al 30 giugno 2013 (rispetto alla data del 1° gennaio 2013) l'introduzione del nuovo sistema di remunerazione per la filiera distributiva del farmaco, cioè per farmacie e grossisti, nonché del meccanismo del pay-back previsto dalle disposizioni vigenti in favore delle aziende farmaceutiche. In questo modo ci sarebbero 6 mesi di tempo per trovare una soluzione alla difficile situzione che vede i ministeri della Salute e dell'Economia opporsi alla definitiva approvazione dell'accordo già firmato il 16 ottobre scorso tra Aifa e associazioni di categoria e fortemente difeso dai farmacisti. Previsto, peraltro, che con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, il termine possa poi essere ulteriormente prorogato al 31 dicembre 2013.
L'emendamento Milleproroghe, inoltre, prevede la possibilità, per le amministrazioni pubbliche, di prorogare i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato, in essere al 30 novembre 2012, che superano il limite dei 36 mesi comprensivi di proroghe e rinnovi o il diverso limite previsto dai contratti nazionali, fino e non oltre il 31 luglio 2013, previo accordo decentrato con le organizzazioni sindacali. Per i precari della pubblica amministrazione con almeno tre anni di servizio, infine, potrà essere riservato fino al 40% dei posti nei concorsi.