“Questo governo sta generando grande confusione rispetto al tema delle professioni infermieristiche. Siamo preoccupati: invece di investire sulla valorizzazione e riqualificazione professionale, si istituiscono ulteriori nuove figure, come l’assistente infermiere mentre si ipotizzerebbe un infermiere prescrittore con competenze inferiori a quanto da anni hanno in molti altri Stati riducendo le competenze necessarie e mettendo di conseguenza a rischio la gestione della salute dei pazienti, a partire dalla sicurezza delle prestazioni. Peraltro, pensano di introdurre nuove lauree specialistiche, tra l’altro inferiori alle indicazioni della comunità infermieristica europea e mondiale recepite dalle proposte di legge del PD, hanno evidenti effetti nell'organizzazione del lavoro, senza informare, coinvolgere ed ascoltare le organizzazioni sindacali del comparto sanità e le rappresentanze mediche. Le innovazioni devono essere concordate, condivise e concertate dal basso e non imposte in questo modo. Il governo spaccia per evento epocale un raffazzonato intervento che crea solo poche lauree specialistiche ad indirizzo clinico. Invece di occuparsi di ciò che non va: carenza personale, scarse retribuzioni, turni massacranti, formazione non adeguata, pensano sia sufficiente inventarsi nuove figure. L'ultima grande stagione di valorizzazione delle professioni infermieristiche e per le altre professioni della salute è stata quella varata dal primo governo Prodi che seppe coinvolgere maggioranza e opposizione: tutto il resto sono perfezionamenti che il PD ha proposto con una serie di ddl e emendamenti sui quali sarebbe auspicabile che l'esecutivo e la maggioranza che lo sostiene aprissero un confronto serio nel merito. Le professioni infermieristiche sono preziose e rappresentano un investimento per la promozione e la tutela della salute individuale e collettiva”. Così Ilenia Malavasi, deputata del Pd della commissione affari sociali.