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QS Edizioni - giovedì 21 novembre 2024

Governo e Parlamento

Covid. M5S: “No a plotone di esecuzione contro medici e infermieri”

immagine 9 ottobre - "Ieri in Commissione è venuto fuori di tutto: attacchi alla Chiesa cattolica, luoghi comuni, posizioni no-vax e svariate forme di negazionismi scientifici. Non possiamo permettere e non permetteremo che la sede della Commissione parlamentare diventi anche l’occasione per uno sfogatoio indistinto che arriva a offendere e umiliare il lavoro di tutti gli operatori sanitari, come invece è avvenuto".

“Ieri, in Commissione Covid, sono stati auditi i rappresentanti di alcune associazioni dei familiari delle vittime. Comprendiamo pienamente il dolore che spinge queste persone a chiedere chiarezza e proprio per questo motivo siamo a totale disposizione della Commissione, nonostante l’impostazione sia quella di un vergognoso processo politico che i componenti della maggioranza vogliono sia rivolto al governo nazionale di allora, ma non alle amministrazioni regionali. Ieri è venuto fuori di tutto: attacchi alla Chiesa cattolica, luoghi comuni su cui la propaganda di Meloni e Salvini ha speculato a lungo – dai banchi a rotelle ai monopattini –, posizioni no-vax e svariate forme di negazionismi scientifici".

Lo scrivono in una nota congiunta i parlamentari del Movimento 5 Stelle nelle Commissioni Affari Sociali di Camera e Senato.

"Non possiamo permettere e non permetteremo che la sede della Commissione parlamentare diventi anche l’occasione per uno sfogatoio indistinto che arriva a offendere e umiliare il lavoro di tutti gli operatori sanitari, come invece è avvenuto. Abbiamo sentito parole gravemente offensive, che hanno imbarazzato anche quegli stessi Commissari di centrodestra che hanno indirizzato i lavori di commissione. Sono arrivate accuse di ogni tipo, tra le quali addirittura che medici e infermieri si sono rimangiati il giuramento di Ippocrate e che anziché prestare le necessarie cure erano impegnati a registrare e diffondere balletti in corsia. Allo stesso modo, non possiamo permettere nemmeno che l’inchiesta diventi l’occasione per accuse specifiche di presunti casi di malasanità, senza nessun elemento di prova e senza che i sanitari direttamente coinvolti nei casi evocati possano difendersi. Insomma, noi non permetteremo assolutamente che questa Commissione diventi un plotone di esecuzione contro medici e infermieri da parte di una maggioranza che continua a definanziare la sanità e che durante la pandemia si è distinta perlopiù dando dei “criminali” a chi era notte e giorno impegnato a salvare il Paese”, concludono.

9 ottobre 2024
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