Governo e Parlamento
Ssn. Lorenzin (Pd): “Non solo taglia risorse, governo non fa riforme. Sistema a rischio”
"In questi due anni di governo Meloni non solo sono mancate le risorse, ma soprattutto sono manche le riforme. È mancata una proposta di riforma complessiva del personale sanitario, della programmazione territoriale, una vera attuazione del dm 77, tornando di fatto indietro sulla gestione della cronicità e prevenzione".
Lo dice Beatrice Lorenzin, vicepresidente del Gruppo PD, in un’intervista al quotidiano La Notizia.
"La priorità del nostro Ssn - continua - deve essere il personale sanitario. Questo Esecutivo poco ha fatto per eliminare il tetto alle assunzioni, migliorare le condizioni salariali e la qualità del lavoro, e mettere un freno al ricorso ai cosiddetti 'gettonisti' e alle agenzie interinali. Bisogna comprendere, a partire dal Mef, che la competitività dell'Italia e quindi il suo PIL passa dalla capacità di essere attrattivi in un mercato del lavoro dove le competenze sono globali. Il nostro Paese continua a formare laureati altamente qualificati, all'interno del sistema di istruzione pubblico, che emigrano verso altri lidi e al contempo importiamo personale da altri paesi, spesso non qualificato e formato come da noi. Questa è proprio la descrizione di una crisi perfetta che porta all’inesorabile impoverimento del sistema e ad una silenziosa migrazione dei cittadini verso, per chi potrà permetterselo, un sistema assicurativo all'americana".
"In tutto questo - continua l'ex ministra - l'autonomia differenziata darà il colpo finale ad un sistema sanitario sottofinanziato, disomogeneo e con disuguaglianze feroci nell'erogazione dei Lea, dove le regioni più ricche saranno più attrattive per il personale e potranno anche permettersi tutti i farmaci, come già stava accadendo per la bronchiolite, e le regioni del sud no. È la fine dell'articolo 32 della Costituzione", ha concluso Lorenzin.