Governo e Parlamento
Payback. Zullo (FdI): “Intervenire per evitare rischio carenze dispositivi medici”
“La Corte Costituzionale legittima la norma introdotta dal Governo Renzi ed applicata dal Governo Draghi, in merito al payback dei dispositivi medici, ma al contempo mette a rischio il sistema delle forniture erogate dalle aziende del settore e di conseguenza, le attività delle aziende sanitarie, che in assenza o carenza di dispositivi medici non potrebbero svolgere le prestazioni sanitarie in maniera produttiva ed efficace senza il previo affidamento a multinazionali, con il rischio di ridurre fortemente l’area della competitività, nonché di realizzare poteri monopolistici nelle forniture. La complessità della situazione mette in gioco ed a rischio l’intero sistema sanitario".
Lo dichiara in una nota il senatore, Ignazio Zullo, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Sanità.
"La questione riguarda le aziende sanitarie pubbliche, poiché i dispositivi medici utilizzati dalle aziende sanitarie private non entrano nel calcolo del payback essendo remunerati con la tariffa della prestazione sanitaria, con il rischio che si potenzi il privato a scapito del pubblico. I presidenti delle Associazioni Regionali di Fornitori Ospedalieri rimarcano l’esigenza di convocare urgentemente un tavolo di crisi. Ho chiesto, in una interrogazione al ministro Schillaci, quali azioni intende promuovere al fine di evitare il rischio di scomparsa dal mercato di aziende fornitrici gravate nella loro sostenibilità dal payback e di conseguenza il possibile rischio di carenze di forniture di dispositivi medici alle aziende sanitarie pubbliche del Ssn”, conclude.