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QS Edizioni - sabato 23 novembre 2024

Governo e Parlamento

Disforia. Schillaci-Roccella: “Tavolo necessario e urgente, proteste infondate”

immagine 28 marzo - “Le notizie giornalistiche sul caso Careggi, con le successive interrogazioni parlamentari e la conseguente ispezione, e i mutamenti di indirizzo da parte di altri Paesi che avevano promosso un utilizzo estensivo di questi farmaci e ora stanno rivedendo le proprie posizioni, hanno reso non solo necessaria, ma anche urgente, una ricognizione tanto della letteratura scientifica quanto dei cambiamenti a livello procedurale, regolatorio ed eventualmente legislativo intervenuti all’estero".

“Sono del tutto immotivate le preoccupazioni espresse in queste ore da alcune associazioni e da altri soggetti in merito al tavolo interministeriale sull’utilizzo dei farmaci ormonali bloccanti della pubertà nel trattamento della disforia di genere dei minori”.

Lo dichiarano in una nota congiunta i ministri della Salute e della Famiglia, Orazio Schillaci ed Eugenia Roccella.

“Le notizie giornalistiche sul caso Careggi, con le successive interrogazioni parlamentari e la conseguente ispezione, e i mutamenti di indirizzo da parte di altri Paesi che avevano promosso un utilizzo estensivo di questi farmaci e ora stanno rivedendo le proprie posizioni – affermano Schillaci e Roccella –, hanno reso non solo necessaria, ma anche urgente, una ricognizione tanto della letteratura scientifica quanto dei cambiamenti a livello procedurale, regolatorio ed eventualmente legislativo intervenuti all’estero, segnalati anche in atti parlamentari come quelli delle onorevoli Zanella e Madia. Questa ricognizione, affidata a esperti di alta e riconosciuta qualificazione scientifica, potrà fornire elementi conoscitivi a garanzia dei minori e dell’adeguatezza dei percorsi terapeutici, elementi che siamo certi stanno a cuore a tutti. Si tratta – concludono i ministri - di un lavoro tecnico-scientifico e non di una consultazione associativa, sicché nessuna ‘esclusione’ può essere lamentata e anche le contestazioni di metodo sono totalmente prive di fondamento”.

28 marzo 2024
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