Le risorse per gli obiettivi di Psn sono vincolate, ma dovranno comunque essere finalizzate a progetti determinati con un ulteriore accordo alla Conferenza Stato-Regioni.
Il riparto è subordinato all'approvazione dei progetti che le Regioni presenteranno sui singoli argomenti e da principio sarà pari al 70% dell'importo complessivo. Il rimanente 30% arriverà una volta che la Conferenza Stato-Regioni, su proposta del ministro della Salute, avrà approvato gli specifici progetti che dovranno essere accompagnati da una relazione illustrativa dei risultati raggiunti nell'anno precedente. In caso di mancata presentazione e approvazione dei progetti, non solo verrà meno l’erogazione della quota residua del 30%, ma anche il recupero delle somme “a qualsiasi titolo spettanti nell'anno successivo” dell'anticipazione del 70% già erogata.
Dei 1.436 miliardi degli obiettivi di Psn (al netto della quota da destinare al Centro nazionale trapianti), 1,431 miliardi sono stati ripartiti con i criteri già utilizzati negli anni precedenti, mentre i restanti 5 milioni sono accantonati per un progetto interregionale che verrà successivamente approvato dalla Conferenza Stato-Regioni su proposta del ministero della Salute.
Niente risorse, infine, come prescritto dalla legge per Regioni a statuto speciale (Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Trento e Bolzano), mentre per la Sicilia sono state effettuate le riduzioni previste dalle norme.
G.R.
Delibera sugli obiettivi a carattere prioritario