Governo e Parlamento
Disturbi dell’alimentazione. Schillaci: “Presenteremo emendamento al Milleproroghe per stanziare 10 milioni su Fondo nel 2024”
“Nelle more della piena operatività del nuovo nomenclatore tariffario, e dell’ulteriore aggiornamento dei LEA, atteso per il primo semestre 2024, al fine di garantire ai pazienti affetti da DNA una appropriata presa in carico da parte delle preposte strutture regionali, ho in ogni caso deciso - con un emendamento che sarà proposto in conversione al c.d. decreto milleproroghe - di mettere a disposizione del Fondo straordinario per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione ulteriori risorse – pur in assenza della completa rendicontazione da parte delle Regioni di quelle già erogate in loro favore - pari a 10 milioni di euro per il 2024”. È quanto annunciato dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci in Aula alla Camera durante il Question time in risposta ad un’interrogazione del Pd dopo le polemiche polemiche seguite al definanziamento del Fondo da 25 mln.
Ecco l’intervento integrale del Ministro:
Ringrazio gli interroganti per fornirmi l’occasione di illustrare le misure in corso di adozione per contrastare le problematiche relative ai disturbi del comportamento alimentare.
A tali misure, dal conferimento del mio mandato, ho sempre rivolto molta attenzione, per la particolare diffusione di questi disturbi soprattutto tra i giovani.
Ricordo, al riguardo che la Legge di Bilancio 2022 (legge n. 234 del 30 dicembre 2021) all’articolo 1, commi 688 e 689, ha previsto, nelle more dell’aggiornamento dei LEA, l’istituzione, presso il Ministero della salute, di un Fondo per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA), con dotazione di 15 milioni di euro per l’anno 2022 e di 10 milioni di euro per l’anno 2023.
Al fine di definire la ripartizione complessiva del Fondo, nel mese di marzo 2022, è stato istituito un apposito Gruppo tecnico-scientifico per l’individuazione degli ambiti di intervento, il coordinamento e il monitoraggio delle attività da finanziare.
I criteri, le linee di intervento per l’utilizzo del Fondo e le procedure per la presentazione dei Piani di attività biennali da parte delle regioni e delle province autonome elaborati dall’anzidetto Gruppo tecnico-scientifico sono stati oggetto di un’apposita Intesa sancita in sede di Conferenza Stato Regioni (CSR) 21 giugno 2022.
Le risorse complessive sono state quindi ripartite sulla base delle quote di accesso al fabbisogno sanitario indistinto corrente rilevate per l’anno 2021 e, entro il 31 ottobre 2024, le regioni e province autonome dovranno trasmettere una relazione e una rendicontazione finanziaria finale sulle attività svolte e sulle spese sostenute con le risorse del Fondo.
Come previsto dall’Intesa del 21 giugno 2022, le regioni e le province autonome hanno presentato al Ministero una relazione intermedia sulle attività svolte e le spese sostenute e impegnate e, nel mese di dicembre 2023, è stata erogata anche la seconda quota del finanziamento.
Ad oggi, dalle relazioni intermedie presentate si evince che le regioni e le province autonome hanno impegnato il 59% del finanziamento e speso il 3% del finanziamento complessivo.
Ciò premesso, ho comunque contestualmente provveduto, secondo quanto previsto dai citati commi 688 e 689 dell’art. 1 della Legge di Bilancio 2022, in primo luogo ad adottare il D.M. 23 giugno 2023 recante la definizione delle tariffe dell’assistenza specialistica ambulatoriale, grazie al quale, dopo molti anni, si può dare concreta attuazione al dPCM LEA 12 gennaio 2017, per cui ad oggi, gli assistiti affetti da anoressia e bulimia, possono vedere soddisfatto il loro diritto di usufruire in esenzione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale appropriate per il monitoraggio del disturbo. L’entrata in vigore del nomenclatore, su unanime richiesta delle Regioni, è stata riprogrammata al 1° aprile 2024.
Nell’ambito dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, nello specifico, gli assistiti affetti da anoressia e bulimia possono accedere a 16 nuove prestazioni di specialistica ambulatoriale appropriate per il monitoraggio della malattia, quali, a titolo esemplificativo: la visita di controllo necessaria al monitoraggio della malattia, delle complicanze più frequenti ed alla prevenzione degli ulteriori aggravamenti; la visita psichiatrica di controllo; il prelievo di sangue venoso; la psicoterapia; ecc.
Inoltre, in considerazione del livello di gravità e complessità della condizione clinica, gli assistiti con DNA possono beneficiare dell’assistenza distrettuale ad accesso diretto, nonché semiresidenziale e residenziale, garantita ai sensi del dPCM 12 gennaio 2017, con l'impiego di metodi e strumenti basati sulle più avanzate evidenze scientifiche.
Ferme restando dette prestazioni, nell’ambito della proposta di aggiornamento LEA, la Commissione nazionale per l’aggiornamento dei LEA e la promozione dell’appropriatezza nel Servizio sanitario nazionale ha rilevato l’importanza di introdurre ulteriori nuove 16 prestazioni di assistenza ambulatoriale da concedere in esenzione, necessarie ed appropriate per il monitoraggio e la prevenzione di complicanze ed aggravamenti della bulimia e anoressia, che sommate alle precedenti diventeranno 32.
Ciò considerato, nelle more della piena operatività del nuovo nomenclatore tariffario, e dell’ulteriore aggiornamento dei LEA, atteso per il primo semestre 2024, al fine di garantire ai pazienti affetti da DNA una appropriata presa in carico da parte delle preposte strutture regionali, ho in ogni caso deciso - con un emendamento che sarà proposto in conversione al c.d. decreto milleproroghe - di mettere a disposizione del Fondo straordinario per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione ulteriori risorse – pur in assenza della completa rendicontazione da parte delle Regioni di quelle già erogate in loro favore - pari a 10 milioni di euro per il 2024.
Resta fermo che, con l’entrata in vigore del nuovo nomenclatore tariffario e dell’ulteriore aggiornamento dei LEA, sarà garantita la piena copertura finanziaria in modo strutturale per l’erogazione delle prestazioni a beneficio di tutti i pazienti affetti da DNA, rendendo di fatto non più necessario qualsivoglia fondo straordinario a carattere temporaneo, finora sperimentato.