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QS Edizioni - giovedì 21 novembre 2024

Governo e Parlamento

Carenza personale e responsabilità professionale. L’aula della Camera approva sei mozioni di maggioranza e opposizione

immagine 11 gennaio - Seppur con diverse modifiche apportate dal governo, le mozioni hanno impegnato il governo su numerosi punti, a partire dalla necessità di ulteriori assunzioni; dal miglioramento delle condizioni economiche e contrattuali degli operatori sanitari; dal valutare l'opportunità di introdurre un trattamento economico differenziato per alcuni specializzandi; l'approvazione in tempi rapidi dei decreti attuativi mancanti della legge Gelli e una revisione della responsabilità penale dell'esercente la professione sanitaria.

L'Aula della Camera questa mattina ha approvato sei mozioni di maggioranza e opposizione in materia di disciplina della responsabilità professionale degli operatori sanitari e per il superamento delle criticità connesse alla carenza di organico del personale (mozione IV, mozione PD, mozione M5S, mozione Azione, mozione Avs e mozione Centrodestra).

Seppur con diverse modifiche apportate dal governo, le mozioni hanno impegnato il governo su numerosi punti, a partire dalla necessità di ulteriori assunzioni, dal miglioramento delle condizioni economiche e contrattuali degli operatori sanitari, dal valutare l'opportunità di introdurre un trattamento economico differenziato per alcuni specializzandi o altre modalità utili a sopperire alla carenza di infermieri e di medici specializzati in alcuni ambiti.

E poi ancora, ad adottare in tempi rapidi i decreti attuativi previsti dalla legge Gelli dello scorso 2017; a definire in maniera chiara cosa intendere per "colpa grave", attivare dove necessario il funzionamento della struttura di risk management già prevista dalla stessa legge Gelli; limitare la responsabilità penale dell'esercente la professione sanitaria, modificando l'articolo 590-sexies del codice penale; e introdurre, accanto al ricorso alla via giudiziaria, un sistema di risoluzione "alternativo" delle controversie.

11 gennaio 2024
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