"Il provvedimento del Governo sugli standard della rete ospedaliera, e il conseguente taglio di posti letto, è sbagliato sia dal punto di vista del metodo sia nel merito. Per questo Regione Lombardia si batterà in ogni sede, a partire dalla Conferenza Stato-Regioni, per cambiare i contenuti di questo decreto". Ad affermarlo il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che spiega: “Da un punto di vista del metodo - spiega il presidente - il documento si caratterizza per una estrema invasività nelle competenze regionali, sancite dall'articolo 116 della Costituzione. Nel merito, ci sono una serie di prescrizioni molto vincolanti e sbagliate, che riguardano in particolare la mobilità sui ricoveri, l'erronea considerazione delle cure sub acute e dei relativi posti letto e l'esclusione dal sistema delle strutture private con meno di 80 letti".
Per tutte queste ragioni “il giudizio sul decreto del Governo da parte nostra è negativo” e Formigoni annuncia di essere pronto a sostenere questa posizione “innanzitutto in Conferenza Stato-Regioni” e a “lavorare, perché i contenuti del provvedimento vengano profondamente modificati".
“In ogni caso – sottolinea la nota del presidente della Regione Lombardia -, se il provvedimento non verrà modificato, per la Lombardia si tratterà di tagliare circa 2.000 posti letto e non i 2.337 indicati dal Governo”.