Governo e Parlamento
Violenza sulle donne. Nel 2022 oltre 14mila accessi in Pronto soccorso
Lo scorso anno, in Italia “sono stati 14.448 gli accessi di donne in pronto soccorso con indicazione di violenza, con un aumento del 13% rispetto al 2021. In Italia si stima che circa l'8,6 % delle donne vittime di violenza che si rivolge al pronto soccorso, accede più di una volta”. È quanto ha affermato il ministro della Salute Orazio Schillaci citando i dati del Sistema Emur per il monitoraggio dell'assistenza in emergenza-urgenza nel corso dell'evento di celebrazione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La giornata quest'anno arriva all'indomani dell'omicidio di Giulia Cecchettin e della dottoressa Francesca Romeo a cui il ministro ha chiesto di dedicare un minuto di silenzio
“Il Pronto Soccorso è il luogo dove è possibile intercettare la vittima di violenza perché è qui che si cerca il primo intervento sanitario - ha detto Schillaci - . Oggi sappiamo che le forme più gravi di violenza contro le donne sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici. Per le donne vittime di violenza la rete di protezione è di fondamentale importanza: come emerge dai dati Istat riferiti agli anni 2021 e 2022, prima di iniziare il percorso di uscita dalla violenza, il 40% delle donne si è rivolta ai parenti per cercare aiuto, il 30% alle forze dell'ordine, il 19,3% ha fatto ricorso al pronto soccorso e all'ospedale”, ha proseguito.
Inoltre, ha aggiunto il ministro, “quando si parla di violenza sulle donne non si può non pensare alle tante donne impegnate nelle professioni sanitarie e sociosanitarie che subiscono aggressioni verbali e fisiche. Sul totale delle aggressioni agli operatori sanitari, circa il 70% riguarda proprio le donne”.
“Nel mondo la violenza contro le donne interessa una donna su 3 e in Italia il 31,5% delle donne tra 16 e 70 anni ha subìto, nel corso della propria vita, una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Al di là di ogni retorica, questi numeri non possono e non devono lasciarci indifferenti. Non dobbiamo assuefarci alla violenza” ha sottolineato il ministro.
Infine, Schillaci ha annunciato che è in arrivo il decreto attuativo sul bonus psicologico. “Il provvedimento sul bonus psicologo «sarà all'esame della Conferenza Stato-Regioni il 23 novembre”. E l'iter “non dovrebbe avere alcun problema. Ci lavoriamo da mesi: c'era un problema burocratico che abbiamo risolto”.
L'analisi delle risposte all’indagine mostra che:
il 77% delle strutture ha in uso i protocolli attuativi del percorso per le donne che subiscono violenza
l’83% dei pronto soccorso assicura procedure diversificate e modalità di dimissione protetta nel caso di valutazione a rischio alto
presso il 79% delle strutture è individuato il referente del percorso
il 59% delle strutture assicura la presenza di una equipe multidisciplinare dedicata al percorso per le donne che subiscono violenza
nel 79% dei pronto soccorso sono presenti attività e percorsi di formazione e aggiornamento sulla violenza- per gli operatori sanitari
nel 98% delle strutture la donna viene informata della presenza sul territorio dei centri antiviolenza e nel 99,6% è garantita una puntuale informazione sulla possibilità di sporgere querela, anche contattando direttamente le forze dell’ordine
il 79% dei pronto soccorso assicura il supporto di mediatrici linguistico-culturali per via telefonica; solo nel 44% delle strutture avviene vis à vis in pronto soccorso
il 94% delle strutture garantisce, in presenza di figli minori, la possibilità che possano restare con la madre e che siano coinvolti nel suo stesso percorso
nel 62% delle strutture è presente un sistema per l’accompagnamento delle donne e degli eventuali figli a una struttura protetta esterna.
Non mancano aspetti che necessitano di ulteriore implementazione se si considera che solo il 28% delle strutture che risposto al questionario dichiara una presa in carico sociale attiva h24 e il 39% prevede figure di supporto per le donne con disabilità.