Governo e Parlamento
Manovra. Medici e dirigenti sanitari in piazza il 15 dicembre: “Servono più risorse e investimenti sul personale”
“l professionisti che tengono in vita la sanità pubblica devono essere ai primi posti dell’agenda di tutte le forze politiche e meritano rispetto, per il servizio che hanno reso negli anni alla comunità, con un lavoro duro, troppo spesso disagiato e mal retribuito, e per l’abnegazione al servizio sanitario assicurata durante la pandemia”.
È quanto denunciano le organizzazioni sindacali dei medici, veterinari e dirigenti sanitari ANAAO ASSOMED – CIMO-FESMED (ANPO-ASCOTI – CIMO - CIMOP - FESMED) – AAROI-EMAC – FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR) – FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN – FVM Federazione Veterinari e Medici – UIL FPL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE AREE CONTRATTUALI MEDICA, VETERINARIA SANITARIA – CISL MEDICI che dopo l’annuncio della scorsa settimana hanno deciso di manifestare a Roma giovedì 15 dicembre 2022 in piazza SS Apostoli dalle ore 14.00 tutto il loro malcontento nei confronto della manovra.
“Per garantire il diritto alla salute ad ogni cittadino – si legge in una nota - , che deve essere tutelato e curato senza distinzioni di sesso, età, condizione sociale o geografica. Solo un Paese in salute può garantire sviluppo economico e sociale ai suoi cittadini. I 130.000 professionisti che rappresentiamo sono pronti a fare la loro parte facendo ricorso a tutti gli strumenti disponibili”.
“Con la manifestazione di oggi e con quelle che organizzeremo domani ci rivolgiamo ai cittadini affinchè siano consapevoli della deriva in cui sta precipitando la sanità pubblica: dopo averci consegnato medaglie di cartone, ora ci legano le mani e senza risorse potremo proteggere e assistere i nostri pazienti solo in parte e solo grazie a grandi sacrifici che pesano sulle nostre vite e su quelle delle nostre famiglie. Fermiamoci oggi per non fermare per sempre le cure”, concludono.
IL MANIFESTO DELL’INTERSINDACALE:
CHIEDIAMO CHE LA LEGGE DI BILANCIO 2023:
MANIFESTIAMO CONTRO:
CHIEDIAMO INOLTRE AL GOVERNO E ALLE REGIONI: