Governo e Parlamento
Manovra. Sei miliardi in più al Fondo sanitario e ricorso al Mes. Le controproposte del Terzo Polo
Potenziare il fondo sanitario nazionale di 6 miliardi al fine di: coprire i maggiori costi energetici (2 miliardi), coprire i costi legati all’inflazione (2 miliardi), adeguare gli stipendi degli infermieri (1 miliardo) e aumentare le borse di studio per gli specializzandi (1 miliardo).
Sono questi i principali punti per la sanità contenuti nella contromanovra di bilancio presentata dal Terzo Polo oggi in Senato alla presenza del leader Carlo Calenda; del vice segretario e portavoce di Azione, Mariastella Gelmini; Raffaella Paita, capogruppo di Azione-IV al Senato; Matteo Richetti, capogruppo di Azione-IV alla Camera; Luigi Marattin, capogruppo di Azione-IV in Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione a Montecitorio; e Elena Bonetti deputata Azione-IV.
Queste proposte, si spiega, puntano ad intervenire sulle principali criticità individuate che sono le seguenti:
- La NADEF prevede una riduzione del fondo sanitario nazionale si ridurrà di 2,3 miliardi di euro nel 2023 e ulteriori 3 miliardi di euro nel 2024.
- Le liste di attesa sono di 23 mesi per una mammografia e 13 mesi per una TAC
- Nel 2020 la spesa sanitari privata è stata di 38 miliardi di euro
- Mancano circa 63mila infermieri e 18mila medici (ogni anno ne mancano 4.000 in più).
"Trovo questa manovra una grande presa in giro, innanzitutto per gli elettori della destra. Tutte le promesse elettorali sono state disattese - ha detto il leader del Terzo Polo, Carlo Calenda -. Faccio un esempio, Berlusconi ha fatto la campagna elettorale sulle pensioni a 1000 euro, invece con la rivalutazione ci saranno solo 6 euro in più al mese. Hanno promesso di abolite la legge Fornero e fanno un intervento idiota, ci sarà un calo strutturale della spesa sanitaria, non ci sono investimenti strutturali, non c'è una visione di Paese. È una manovra priva di idee - ha aggiunto - c'è solo la continuazione della politica del governo Draghi sull'energia. Dicono che aboliscono il Reddito di cittadinanza ma non lo fanno perché non c'è tempo, dico a Giorgia Meloni: ma che cavolo hai fatto in questo tempo all'opposizione?".