Il Consiglio dei Ministri ha fatto il punto sui deficit sanitari di Molise, Abruzzo, Calabria e Puglia, decidendo di inviare commissari di Governo in Abruzzo e Calabria e di dare ancora un po’ di tempo a Molise e Puglia per presentare piani efficaci di rientro dal deficit.
In particolare, per quanto riguarda la Regione
Molise, per la quale il Presidente-Commissario Iorio aveva ricevuto una lettera di diffida da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri, in relazione ai ritardi accumulati per la realizzazione del Piano di rientro, il Consiglio dei Ministri ha preso atto degli ulteriori recenti provvedimenti adottati dalla stesso Presidente-Commissario ed ha invitato i competenti tavoli tecnici nazionali a valutarne l’adeguatezza, invitando altresì la gestione commissariale ad assumere entro il prossimo 15 settembre misure strutturali di risanamento. In particolare sono stati chiesti provvedimenti regionali di dettaglio in materia di riorganizzazione della rete ospedaliera e di acquisto di prestazioni dai privati accreditati .
Per la Regione
Abruzzo, è stato conferito a Giovanna Baraldi le funzioni di sub commissario unico per affiancare il Presidente Commissario Chiodi .
Per quanto riguarda la Regione
Calabria, si è provveduto a nominare due sub commissari “di qualificata e comprovata professionalità ed esperienza” in materia di gestione sanitaria e di controllo della spesa pubblica come previsto nel Patto della Salute per affiancare il Presidente Commissario Scopelliti. I due sub commissari incaricati sono il Generale della Guardia di Finanza Luciano Pezzi e Giuseppe Navarria, già direttore generale di azienda ospedaliera in Sicilia.
Per la
Puglia, infine, dopo l’acceso confronto dei giorni passati, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge con il quale si sono riaperti i termini scaduti il 29 luglio scorso per la sottoscrizione del Piano di rientro senza il quale la Regione vedrebbe precluso l’accesso a circa 500 milioni di euro con conseguente aggravamento del proprio disavanzo sanitario. La sottoscrizione di tale Piano è stata prevista entro il nuovo termine del 15 ottobre, ma come precisato in un’apposita nota dei Ministri competenti indirizzata alla Regione stessa, è subordinata alla presentazione di un adeguato e dettagliato programma analitico, nonché alla sospensione cautelativa della iniziative regionali in corso in materia di personale del settore sanitario, avviate in base a disposizioni normative regionali impugnate dal Governo nazionale ed al vaglio della Corte costituzionale.