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QS Edizioni - venerdì 22 novembre 2024

Governo e Parlamento

Decreto Balduzzi. Marino (Pd): “Unisce buone intenzioni e incoerenze”

immagine 6 settembre - Dubbi sulla realizzazione dell’“ottimo” progetto sulle cure primarie in assenza di obblighi per i medici di aggregarsi. Negativo il commento sull’intramoenia: “è chiaro che le norme non miglioreranno la qualità dell'assistenza nella sanità pubblica".
"Il decreto approvato dal consiglio dei Ministri unisce buone intenzioni ad evidenti incoerenze perciò in parlamento dovremo necessariamente apportare modifiche”. Questo il commento del senatore Pd Ignazio Marino, che è anche presidente della Commissione d'inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale.

Per Marino è “ottima l'idea di fornire ai cittadini finalmente una assistenza territoriale h24, valorizzando il lavoro dei medici di famiglia; ma è una rivoluzione a metà  perché non è previsto alcun obbligo associativo. Quali risorse potranno utilizzare le Regioni più in difficoltà per promuovere e avviare tali servizi territoriali? Senza fondi rischiamo che, ancora una volta, siano solo le regioni più ricche a poter attuare la riforma”.

Secondo il senatore Pd “non vanno nella direzione giusta, poi, le regole sull'intramoenia. Le strutture private che ospitano l'attività libero-professionale dei medici potranno anche collegarsi in rete con le Asl, si potranno controllare le tariffe e tracciare i pagamenti, ma tutto questo non risolve né il problema delle liste di attesa, né il nodo della continuità delle cure. Il medico starà comunque fuori dall'ospedale, non disponibile in caso di emergenza, lontano dai propri pazienti. E' chiaro che non si tratta di norme che miglioreranno la qualità dell'assistenza nella nostra sanità pubblica".
 
6 settembre 2012
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