Per la prima volta nella storia legislativa italiana la salute potrebbe essere considerata elemento di sviluppo (in senso socio-economico) per il Paese, mettendolo nero su bianco in una legge. O almeno, lo sarà se l’annunciato decreto legge del ministro Balduzzi sarà approvato e controfirmato dal presidente Napolitano, che ne dovrà riconoscere i requisiti costituzionali di necessità e urgenza.
Il testo di cui si sta parlando molto in queste ore si intitola infatti: "Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del paese mediante un più alto livello di tutela della salute".
Ma il se a questo punto è d’obbligo (anche se dubbi sulla forma del decreto legge
li avevamo già manifestati in tempi non sospetti), vista la richiesta di chiarimenti e approfondimenti emersa nel preconsiglio dei Ministri odierno dove, secondo quanto riportato da diverse agenzie di stampa, sarebbero emersi forti dubbi di forma, merito e copertura sul provvedimento messo a punto dal ministro della Salute, il cui varo era atteso per venerdì prossimo.
Sulla natura di questi dubbi non si sa molto (pare che il testo sia stato criticato in molte parti) e resta il fatto che diversi esponenti politici della maggioranza e del sindacato hanno espresso forti perplessità se non vere e prorpie critiche sul provvedimento (vedi
Marino e
Binetti e poi
Cgil e
Cisl).
Ma quello che appare chiaro è il fatto che così com’è, con i suoi 27 articoli che trattano ancor più argomenti al loro interno, appare veramente arduo far passare il tutto con la decretazione d’urgenza, anche se agganciata, come si legge nel titolo della bozza, allo “sviluppo” (e quindi teoricamente all’omonimo pacchetto di Passera).
I nodi dovrebbero comunque sciogliersi giovedì in un’altra riunione dei ministri dove peserà il verdetto del premier che dovrà decidere se e come inserire il provvedimento tra i vari decreti di questa fase finale e delicatissima della legislatura.
Un altro appuntamento importante potrebbe essere poi anche quello di domani mattina, quando è previsto un nuovo incontro tra Balduzzi e le Regioni, per le quali, al momento, spicca il solitario ma lapidario commento di Formigoni su twitter: “Domani confronto Regioni-Governo sulle nuove misure per la salute. Per ora non ne siamo affatto convinti”.
Non resta che aspettare.
C.F.