Governo e Parlamento
Confindustria e Giorgetti contro il bonus per lo psicologo. Bonomi: “Siamo un Paese che ha dei problemi”. Giorgetti: “Giusto chiederci perché tanta gente va dallo psicologo ma il bonus non risolve il problema”. Lazzari (Cnop): “Sbagliato, questo bonus è un aiuto concreto a chi soffre”
“L'Italia ha aumentato di 800 miliardi di euro il debito pubblico in 10 anni” perché non ha attuato “nessuna riforma organica e strutturale”, preferendo “la politica dei bonus”. “Siamo partiti dal bonus di 80 euro e abbiamo continuato con decine di bonus più svariati, l'ultimo è il bonus per lo psicologo: è un Paese che ha dei problemi”.
A parlare così è stato ieri il presidente di Confindustria Carlo Bonomi intervenendo all'assemblea di Assolombarda a Milano.
Un affondo, specialmente quello contro il bonus psicologo, di cui è stato varato proprio pochi giorni fa il decreto attuativo, che non ha mancato di sollevare polemiche, sia politiche che da parte del mondo professionale.
Il primo a intervenire sul tema sollecitato dai giornalisti presenti a Milano è stata il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che, per così dire, l’ha presa un po’ di lato: "Dobbiamo chiederci perché così tanta gente e così tanti ragazzi vadano dallo psicologo, ma se si pensa, con il bonus, di aver risolto il problema allora no", ha detto.
Mentre a difesa del bonus e contro le parole di Bonomi è intervenuto Filippo Sensi del PD che su twitter ha scritto: "Non entro nel merito del tema bonus di cui possiamo discutere (anche se veniamo da 2 anni che hanno segnato tutti, pure le imprese). Ma attaccare, come ha fatto Bonomi, uno strumento pensato per la salute mentale degli italiani mi pare sbagliato, ingiusto, snob ".
E sempre su twitter lo ha difeso anche la vice ministra al Mise Alessandra Todde (M5S) che ha scritto: "Non commento le dichiarazioni di Bonomi su quanti sono i bonus finanziati dagli ultimi 5 governi, ma credo che attaccare il bonus psicologo pensato per la salute mentale degli italiani e dei nostri giovani piegati dalla pandemia sia sbagliato, scorretto, ingiusto e populista".
E in serata a intervenire è infine il presidente degli psicologi italiani David Lazzari che in un lungo post su facebook commenta così: “Eppure Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, attivo prima nel settore farmaceutico e ora in quello delle apparecchiature biomediche, il tema dell’importanza della salute dovrebbe conoscerlo. E neanche posso pensare ad una idea di salute slegata dal disagio e dai disturbi psicologici. Suppongo quindi che voleva fare una tirata polemica sui tanti bonus governativi erogati. Peccato però che ci abbia infilato dentro il bonus psicologico che è una misura molto diversa dalle altre. E che prende atto della insufficienza dei servizi pubblici, dell’aumento dei problemi e della impossibilità di tanti di farsi aiutare. Ha ragione Bonomi che in Italia spesso si spende a pioggia, si tende all’assistenzialismo, che servono misure strutturali. Sono cose che io stesso, nel più modesto ruolo di presidente CNOP, ripeto da anni. E che hanno contribuito a far comprendere alla politica che servono misure per prevenire, aiutare e promuovere resilienza. Il bonus per il disagio psicologico rientra in questo orizzonte. Perché, come dice Bonomi, il Paese non sta affatto bene. E va aiutato anche chi non ha risorse”.
E nel pomeriggio di oggi arriva anche una replica di Lazzari al ministro Giorgetti: “Devo dare ragione a Giorgetti due volte: è importante domandarsi i perchè di questa esigenza diffusa di aiuto psicologico e certamente il bonus non è la risposta ma una delle risposte necessarie ed urgenti. La grande richiesta di aiuto - dice Lazzari - nasce dal grande aumento delle situazioni di disagio e malessere psicologico ma anche dalla maggiore diffusa consapevolezza che queste situazioni vanno affrontate senza vergogna, che è importante affrontarle e che la Psicologia può aiutare concretamente e consente di sviluppare le capacità di gestire la vita".
"Ma il Ministro Giorgetti, che per l'incarico che ricopre è attento ai temi economici - aggiunge il presidente del Cnop - saprà certamente il costo umano e sociale del malessere psicologico, che persino il World Economic Forum ha citato come uno dei grandi problemi sociali ed economici. Di fronte a questo scenario serve una rete pubblica non solo per "riparare" ma per fare prevenzione e promozione delle risorse psicologiche. Oggi 8 italiani su 10 pagano l'aiuto psicologico di tasca propria per le insufficienze pubbliche e questo taglia fuori chi non può permetterselo e impedisce una strategia di azione coordinata nella scuola e nel territorio".
"Il danno per l'economia è enorme, e questo spiega perchè il ritorno economico degli interventi psicologici è così elevato, si tratta di investimenti ad alto riscontro. La salute psicologica è un bene economico per le persone e per il Paese, aumenta la resilienza e potenzia il capitale umano che è il fondamento di ogni vero sviluppo. Quindi è importante farsi le domande e darsi le risposte giuste su questi temi. E dare risposte ai cittadini: il bonus è una risposta importante ma serve molto altro", conclude Lazzari.