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QS Edizioni - sabato 23 novembre 2024

Governo e Parlamento

Confindustria e Giorgetti contro il bonus per lo psicologo. Bonomi: “Siamo un Paese che ha dei problemi”. Giorgetti: “Giusto chiederci perché tanta gente va dallo psicologo ma il bonus non risolve il problema”. Lazzari (Cnop): “Sbagliato, questo bonus è un aiuto concreto a chi soffre”

immagine 31 maggio - Il tema è uscito a sorpresa ieri durante l’Assemblea di Assolombarda a Milano. Il primo a parlarne è stato il presidente degli industriali italiani Carlo Bonomi che ha attaccato la politica dei bonus in generale per lanciare poi una stilettata contro l’ultimo arrivato per pagarsi lo psicologo. Ma anche il ministro Giorgetti ha in qualche modo preso le distanze. Mentre una difesa senza se e senza ma arriva da PD (Sensi) e 5 Stelle (viceministro Todde) e dal presidente del Cnop Lazzari.

“L'Italia ha aumentato di 800 miliardi di euro il debito pubblico in 10 anni” perché non ha attuato “nessuna riforma organica e strutturale”, preferendo “la politica dei bonus”. “Siamo partiti dal bonus di 80 euro e abbiamo continuato con decine di bonus più svariati, l'ultimo è il bonus per lo psicologo: è un Paese che ha dei problemi”.

A parlare così è stato ieri il presidente di Confindustria Carlo Bonomi intervenendo all'assemblea di Assolombarda a Milano.

Un affondo, specialmente quello contro il bonus psicologo, di cui è stato varato proprio pochi giorni fa il decreto attuativo, che non ha mancato di sollevare polemiche, sia politiche che da parte del mondo professionale.

Il primo a intervenire sul tema sollecitato dai giornalisti presenti a Milano è stata il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che, per così dire, l’ha presa un po’ di lato: "Dobbiamo chiederci perché così tanta gente e così tanti ragazzi vadano dallo psicologo, ma se si pensa, con il bonus, di aver risolto il problema allora no", ha detto.

Mentre a difesa del bonus e contro le parole di Bonomi è intervenuto Filippo Sensi del PD che su twitter ha scritto: "Non entro nel merito del tema bonus di cui possiamo discutere (anche se veniamo da 2 anni che hanno segnato tutti, pure le imprese). Ma attaccare, come ha fatto Bonomi, uno strumento pensato per la salute mentale degli italiani mi pare sbagliato, ingiusto, snob ".

E sempre su twitter lo ha difeso anche la vice ministra al Mise Alessandra Todde (M5S) che ha scritto: "Non commento le dichiarazioni di Bonomi su quanti sono i bonus finanziati dagli ultimi 5 governi, ma credo che attaccare il bonus psicologo pensato per la salute mentale degli italiani e dei nostri giovani piegati dalla pandemia sia sbagliato, scorretto, ingiusto e populista".

E in serata a intervenire è infine il presidente degli psicologi italiani David Lazzari che in un lungo post su facebook commenta così: “Eppure Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, attivo prima nel settore farmaceutico e ora in quello delle apparecchiature biomediche, il tema dell’importanza della salute dovrebbe conoscerlo. E neanche posso pensare ad una idea di salute slegata dal disagio e dai disturbi psicologici. Suppongo quindi che voleva fare una tirata polemica sui tanti bonus governativi erogati. Peccato però che ci abbia infilato dentro il bonus psicologico che è una misura molto diversa dalle altre. E che prende atto della insufficienza dei servizi pubblici, dell’aumento dei problemi e della impossibilità di tanti di farsi aiutare. Ha ragione Bonomi che in Italia spesso si spende a pioggia, si tende all’assistenzialismo, che servono misure strutturali. Sono cose che io stesso, nel più modesto ruolo di presidente CNOP, ripeto da anni. E che hanno contribuito a far comprendere alla politica che servono misure per prevenire, aiutare e promuovere resilienza. Il bonus per il disagio psicologico rientra in questo orizzonte. Perché, come dice Bonomi, il Paese non sta affatto bene. E va aiutato anche chi non ha risorse”.


E nel pomeriggio di oggi arriva anche una replica di Lazzari al ministro Giorgetti: “Devo dare ragione a Giorgetti due volte: è importante domandarsi i perchè di questa esigenza diffusa di aiuto psicologico e certamente il bonus non è la risposta ma una delle risposte necessarie ed urgenti. La grande richiesta di aiuto - dice Lazzari - nasce dal grande aumento delle situazioni di disagio e malessere psicologico ma anche dalla maggiore diffusa consapevolezza che queste situazioni vanno affrontate senza vergogna, che è importante affrontarle e che la Psicologia può aiutare concretamente e consente di sviluppare le capacità di gestire la vita".

"Ma il Ministro Giorgetti, che per l'incarico che ricopre è attento ai temi economici - aggiunge il presidente del Cnop - saprà certamente il costo umano e sociale del malessere psicologico, che persino il World Economic Forum ha citato come uno dei grandi problemi sociali ed economici. Di fronte a questo scenario serve una rete pubblica non solo per "riparare" ma per fare prevenzione e promozione delle risorse psicologiche. Oggi 8 italiani su 10 pagano l'aiuto psicologico di tasca propria per le insufficienze pubbliche e questo taglia fuori chi non può permetterselo e impedisce una strategia di azione coordinata nella scuola e nel territorio".

"Il danno per l'economia è enorme, e questo spiega perchè il ritorno economico degli interventi psicologici è così elevato, si tratta di investimenti ad alto riscontro. La salute psicologica è un bene economico per le persone e per il Paese, aumenta la resilienza e potenzia il capitale umano che è il fondamento di ogni vero sviluppo. Quindi è importante farsi le domande e darsi le risposte giuste su questi temi. E dare risposte ai cittadini: il bonus è una risposta importante ma serve molto altro", conclude Lazzari.

31 maggio 2022
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