Governo e Parlamento
Covid. Scarsa risposta dei fragili all’offerta del booster. Governo incalza le Regioni: “Serve più coinvolgimento medici di famiglia e potenziare chiamata attiva”
si stia registrando "una ancora insufficiente adesione alla schedula vaccinale proposta, che delinea il rischio concreto di lasciare esposti allo sviluppo di malattia grave i soggetti più vulnerabili. Questa evenienza, oltre a compromettere la salute dei singoli, mette sistematicamente a rischio le strutture ospedaliere, impegnate, attualmente, nel recupero del trattamento delle patologie differite causa pandemia".
In questo contesto, acclarata la capacità dei richiami vaccinali di aumentare significativamente la protezione immunitaria, si sollecitano le Regioni/PA a:
- rafforzare con immediatezza le campagne di informazione pubblica sulla utilità delle dosi aggiuntive, declinate per fasce di popolazioni a rischio;
- coinvolgere direttamente e senza indugi i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta nella campagna vaccinale;
- rafforzare da subito il sistema della “chiamata attiva” dei singoli cittadini interessati alla somministrazione.
Nel documento si spiega inoltre come le attuali stime preliminari dell’Istituto Superiore di Sanità, ovvero stime basate su dati non consolidati e pertanto suscettibili di modifica, "mostrano come anche in Italia, nel periodo di elevata diffusione della variante omicron (gennaio-marzo 2022), siano riscontrabili sia un aumento dell’efficacia (sia per infezione che per malattia) dopo la somministrazione della dose booster/aggiuntiva (in tutte le età ma in particolare negli over 80), sia una progressiva riduzione dell’efficacia vaccinale nel corso del tempo (in particolare in soggetti giovani con fattori di fragilità o operatori sanitari). Questi dati, associati alla constatazione dell’elevata diffusione comunitaria della variante omicron di Sars-CoV-2, suggeriscono l’importanza della somministrazione la quarta dose alla popolazione anziana e/o fragile".