"Il 25 marzo scorso il Ministero della salute, a seguito di una riunione con le maggiori associazioni di protezione animale, ha trasmesso una nota alle Regioni, alle Province autonome, agli UVAC e al Ministero dell'interno (Dipartimento di pubblica sicurezza), per chiedere di intensificare i controlli su strada e sulle strutture di macellazione durante il periodo pasquale, che comporta una movimentazione cospicua di animali provenienti proprio dall'estero.
Il Ministero della salute continuerà a partecipare al processo di revisione della normativa di settore a livello comunitario e ad attuare tutte le misure previste dall'ordinamento unionale e nazionale a tutela del benessere degli animali, nello spirito della strategia one health che guida proprio il nostro Ministero".
Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, rispondendo oggi pomeriggio al Senato al
question time sull'argomento presentato da
Julia Unterberger (Aut).
Di seguito la risposta integrale del ministro Speranza.
"Signor Presidente, ringrazio la senatrice interrogante per aver posto l'attenzione su un tema che ritengo particolarmente delicato come quello del benessere animale nel nostro Paese e anche naturalmente a livello europeo.
L'allargamento dell'Unione a nuovi Stati e l'incremento degli scambi commerciali tra i Paesi comunitari ed extracomunitari hanno fatto registrare un sensibile aumento del numero di imprese che esercitano l'attività di trasporto su strada di animali vivi in territorio italiano, sia come luogo di destinazione che come luogo di transito.
Al fine di contrastare le irregolarità inerenti al trasporto degli animali, fin dal 2011 è stato stipulato un accordo col Ministero dell'interno, Dipartimento della pubblica sicurezza, Direzione centrale per la Polizia stradale, sui controlli relativi alla regolarità del trasporto, organizzati in collaborazione con le ASL e gli uffici periferici del Ministero della salute a beneficio sempre degli animali.
Tali controlli, oltre alle funzioni di verifica cui sono direttamente finalizzati, hanno rappresentato anche un deterrente per i trasportatori, tanto più se si considera che sono stati effettuati sulle più importanti direttrici stradali nazionali.
Il 25 marzo scorso il Ministero della salute, a seguito di una riunione con le maggiori associazioni di protezione animale, ha trasmesso una nota alle Regioni, alle Province autonome, agli UVAC e al Ministero dell'interno (Dipartimento di pubblica sicurezza), per chiedere di intensificare i controlli su strada e sulle strutture di macellazione durante il periodo pasquale, che comporta una movimentazione cospicua di animali provenienti proprio dall'estero. In particolare, è stata prevista una pianificazione dei controlli congiunti su strada in collaborazione con la Polizia stradale, anche su rotte eventualmente diverse da quelle tradizionali provenienti dall'Est Europa, chiedendo inoltre di porre particolare attenzione alla densità di carico, alla presenza di animali non idonei al trasporto, alla funzionalità e idoneità del sistema di abbeveraggio in relazione alle specie, all'età, al rispetto dei tempi di viaggio e di sosta.
Ricordo inoltre che l'Italia è stato uno dei pochi Paesi ad aver preventivamente vietato il trasporto sul territorio nazionale durante i periodi in cui si registrano alte temperature, oltre i 30 gradi. Al riguardo, il 3 luglio 2019 il Ministero della salute ha trasmesso una nota alle Regioni, con la quale ha chiesto una pianificazione corretta e adeguata dei viaggi lunghi, sia attraverso i Paesi dell'Unione europea che verso i Paesi terzi, via terra o via mare, ponendo particolare attenzione all'idoneità degli animali al trasporto, al rispetto delle soste, ai tempi di riposo, di abbeverata e di alimentazione. Con specifico riguardo all'organizzazione dei viaggi, è stata altresì rappresentata la necessità di organizzarli durante le ore più fresche della giornata, possibilmente notturne, tenendo in considerazione lo stato fisiologico degli animali.
Da ultimo, il Ministero della salute continuerà a partecipare al processo di revisione della normativa di settore a livello comunitario e ad attuare tutte le misure previste dall'ordinamento unionale e nazionale a tutela del benessere degli animali, nello spirito della strategia one health che guida proprio il nostro Ministero".
In sede di replica Julia Unterberger (Aut) si è dichiarata parzialmente soddisfatta della risposta. "Apprezzo la sua sensibilità, ma penso che si dovrebbe fare di più. L'Unione europea già da tanto tempo ha dichiarato che gli animali sono esseri senzienti e che devono essere trattati al riguardo, mentre l'ordinamento italiano li dichiara ancora beni mobili. La sofferenza degli animali non deve essere una effetto collaterale del nostro consumo di carne; dobbiamo fare qualcosa e dobbiamo soprattutto vietare l'export di animali in Paesi dove non viene rispettato un minimo di tutela per la loro salute e il loro benessere".