Le Regioni chiedono circa 1 miliardo in più al Governo per non far andare in rosso i conti della sanità. Com’è noto per gli Enti locali nel 2021 sono mancati all’appello circa 2,2 mld che però gli Enti locali non sono in grado di coprire. Il Governo ha provato a metterci una pezza nel
Dl Fiscale di novembre stanziando 600 milioni ma tutto ciò non basta agli Enti locali che hanno formulato delle proposte emendative sia alla Manovra che all’ultimo Dl Fisco del 10 dicembre.
Per quanto riguarda la Manovra le Regioni propongono due soluzioni. La prima prevede l’istituzione di un Fondo speciale da 500 milioni per riconoscere alle Regioni e Province autonome un rimborso per le spese sostenute ed iscritte sui conti sanitari riferiti all’anno 2021) per il contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica COVID-19.
La seconda proposta (alternativa alla prima ndr.) prevede sempre la creazione del Fondo speciale ma si propone un finanziamento da 100 mln annui dal 2022 al 2031.
Sempre sulla Manovra le Regioni chiedono anche di inserire la clausola che prevede, al fine di far scattare l'aumento del tetto di spesa farmaceutico, “il pagamento integrale da parte delle aziende farmaceutiche degli oneri di ripiano relativi al superamento del tetto degli acquisti diretti della spesa farmaceutica del Servizio sanitario nazionale dell’anno 2019 entro il 31 gennaio 2022, come certificato dall'AIFA entro il 10 febbraio 2022. I pagamenti effettuati a titolo di payback 2019 si intendono corrisposti a titolo definitivo e ne consegue l'estinzione di diritto, per cessata materia del contendere, spese compensate, delle liti pendenti dinanzi al giudice amministrativo”.
E sempre sulla legge di Bilancio viene proposto anche di ampliare di 100 mln la dotazione del Fondo per gli indennizzi dovuti alle persone danneggiate da trasfusioni, somministrazioni di emoderivati o vaccinazioni.
Ma non è finita qui, infatti, dagli Enti locali arriva anche la richiesta di apportare modifiche al
Dl Fisco del 10 dicembre in cui si chiede, sempre nell’ottica di far quadrare i bilanci, di rimpinguare con 364 mln il Fondo per l’esercizio delle funzioni delle Regioni istituito dal DL 34/2020 che, “ancorché utilizzabile nel biennio 2020 e 2021, risulta incapiente per alcune Regioni già per l’esercizio 2020, pur avendo tutto il comparto rispettato l’obiettivo di finanza pubblica oltre che l’equilibrio economico”.
Luciano Fassari