“L’accreditamento dei provider – si legge in una nota del ministero della Salute - sarà affidato alla Commissione Nazionale o alle Regioni e Province Autonome, a seconda dell’ambito di attività del provider medesimo”.
Lo stesso ente accreditante verificherà, nel tempo, la persistenza dei requisiti di accreditamento, con particolare riferimento anche alla qualità della formazione erogata. Il provider dovrà presentare un piano annuale, contenente la proposta formativa che intende offrire.
“Un attenzione particolare alla qualità, quindi – sottolinea il comunicato - con lo specifico obiettivo di condizionare positivamente anche l’appropriatezza dell’aggiornamento continuo attraverso nuove tipologie formative quali la formazione sul campo e l’e-learning. La formazione a distanza rappresenta un importante strumento di aggiornamento in quanto consente sia la massima diffusione dei contenuti formativi sia risparmi di natura organizzativa ed economica”. Le nuove regole consentono anche la promozione dell’attività di ricerca nel campo formativo per l’individuazione attraverso specifici bandi di progetti e sperimentazioni su nuove metodologie formative.