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QS Edizioni - venerdì 22 novembre 2024

Lorenzin: “Decreto necessario per la sicurezza collettiva, sono certa che i genitori lo comprenderanno”

7 giugno - “Abbiamo pensato a un decreto che fosse in grado di garantire la massima sicurezza per la collettività con il minore disagio per i cittadini. È un decreto realizzato pensando alle scuole, con il un numero di vaccini valutato necessario a garantire la sicurezza di tutti, sempre che si raggiunga la soglia minima per la copertura di gregge. A questo scopo abbiamo previsto vincoli di accesso alle scuole e adempimenti per i direttori scolastici e le Asl, ma anche sanzioni fino alla segnalazione al Tribunale dei minori per l'eventuale sospensione della patria potestà. Ma sono certa che la campagna di comunicazione che il ministero sta per avviare e il dialogo sui vaccini che si creerà tra i genitori, i medici, i pediatri e le Asl permetterà a tutti di comprendere l'importanza delle vaccinazioni e quindi di ottemperare agli obblighi previsti dal decreto. Sono infatti convinta che la maggior parte dei genitori che non vaccina i propri figli non lo faccia per posizioni anti-vax, ma per mancanza di informazione e per mancata percezione del pericolo”.
 
Lo ha affermato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel corso della conferenza stampa convocata a Lungotevere Ripa per chiarire ogni dubbi sul decreto legge in materia di obbligo vaccinale appena pubblicato in Gazzetta.

“Pensiamo che il decreto darà nei prossimi anni effetti molto positivi, nel nostro Paese ma anche oltre”, ha proseguito Lorenzin, secondo la quale “i vaccini sono stati vittime del loro successo, perché hanno sconfitto tante malattie, ma in questo modo è scesa anche la percezione del pericolo di quelle malattie e dunque dell’importanza di vaccinarsi”. Così come, per il ministro, “è diventato necessario superare la distinzione tra vaccini ‘obbligatori’ e vaccini ‘raccomandati’, perché ‘raccomandati’ era finito per essere interpretato come ‘superfluo’”. Lorenzin ha quindi ribadito l’importanza di raggiungere, per tutti i vaccini previsti dal decreto, la soglia di copertura del 95% e come, a questo scopo, si sia reso necessario costruire un “percorso rigido”.

Lorenzin ha però voluto sottolineare come nel Piano sanitario vaccini si parli anche di altri vaccini, non inseriti nel decreto ma sempre “molto importanti, come quello contro il papillomavirus”. L’invito del ministro è quelli quello di tenere alta la guardia su tutti i vaccini previsti dal Piano vaccinale nazionale, evitando che il decreto vaccini pubblicato oggi in Gazzetta posso portare a ritenere gli altri meno importanti. “Il decreto di oggi è indirizzato alla sicurezza collettiva, ma non bisogna dimenticare la sicurezza individuale”.

Il ministro ha quindi risposto ad alcuni dei dubbi che nelle ultime settimane erano stati sollevati dai cittadini. “I genitori devono essere informati chiaramente sul fatto che i vaccini obbligatori non saranno somministrati in un solo momento, ma seguiranno la cadenza già prevista dal calendario vaccinale. Inoltre alcuni vaccini possono essere somministrati contemporaneamente: 6 sono contenuti nel cosiddetto esavalente e 4 nel quadrivalente. Separatamente dovranno essere effettuati solo i vaccini anti-meningococco B e anti-meningococco C.

Quanto alle risorse, il ministro ha spiegato che erano già previste nel Piano nazionale vaccini, dove i fondi “sono calcolati sulla base della copertura vaccinale massima, quindi le risorse ci sono e sono quelle già stanziate nella Legge di Bilancio per il Piano nazionale vaccini”.

Il ministro ha poi escluso che ci siano problemi di scorte di vaccini. “Il tema è piuttosto l’organizzazione, ma non credo che ci saranno problemi, anche perché ci sarà un aumento di domanda, ma non così alto come forse molti immaginano. Inoltre, il Piano nazionale vaccini oltre alle risorse offre tutti gli strumenti per coprire i bisogni vaccinali. Molte Regioni hanno già attuato il Piano vaccinale e sono pronti a sostenere gli obblighi previsti dal decreto. Alcune Regioni sono già partite. Qualcuna ha fatto anche accordi con i medici di famiglia e i pediatri di ibera scelta, e mi sembra un’ottima idea. Il ministero, poi, sarà vicino alle Regioni per aiutarle ad organizzare il tutto. Ma – ha ribadito il ministro – sono certa che non ci saranno particolari problemi. L’aspetto che richiederà maggiore impegno sarà convincere i genitori a vaccinare i propri figli. A questo scopo il ministero attiverà un numero verde informativo e una campagna permanente. Sono certa che raggiungere l’obiettivo, che è l’immunizzazione totale della popolazione scolastica”.
Il ministro ha quindi annunciato che a breve il ministero emanerà una circolare esplicativa rivolta alle Regioni.

Quanto alla segnalazione dei genitori che non vaccinano i figli alla Procura presso il Tribunale dei minori, anche per valutare la sospensione della patria potestà, Lorenzin si è detta certa che è un’eventualità che avverrà solo in casi “eccezionali. Ma il bambino va protetto”, ha precisato.
7 giugno 2017
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