19 maggio -
Le Società scientifiche firmatarie del Calendario vaccinale per la Vita esprimono “grande soddisfazione” per l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto legge che introduce l'obbligo vaccinale da 0 a 16 anni per accedere alle scuole. “Vengono inoltre ampliate le tipologie di vaccini da effettuare superando la obsoleta distinzione tra vaccini obbligatori e raccomandati, non più al passo con le evidenze epidemiologiche”, osservano
Fausto Francia, presidente della Società Italiana di Igiene (SItI);
Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fmmg);
Alberto Villani, presidente della Società Italiana di Pediatria (Sip) e
Giampietro Chiamenti, presidente Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp), in una nota congiunta,
Da Francia, Scotti, Villani e Chiamenti arriva l’ auspicio che nel corso della conversione in legge da parte delle Camere possa essere superata la distinzione tra asilo nido e scuola materna, dove la mancata vaccinazione impedisce l'ingresso, e scuole elementari, medie e superiori dove l'inadempienza è sanzionata con una contravvenzione. A parte la possibile discriminazione tra famiglie in funzione delle capacità economiche, rischia di venir meno il vero fine della legge, vale a dire il consentire una riduzione dei pericoli per la propria salute a quegli studenti affetti da patologie che controindicano le vaccinazioni e che hanno nei compagni immunizzati l'unica barriera contro le infezioni.