16 maggio -
“L’uguaglianza e l’universalità sono tra i principi fondanti del nostro Servizio Sanitario Nazionale– afferma il Presidente Fnomceo,
Roberta Chersevani -. L’imposizione del Superticket viola tali principi, e li viola due volte: la prima, ponendo uno sbarramento nell’accesso alle cure e alle prestazioni per tutti quei soggetti, e sono sempre di più, che devono centellinare le risorse loro e delle loro famiglie per poter vivere dignitosamente; costoro o rinunciano a curarsi,o si rivolgono sempre più al privato, che offre le stesse prestazioni a costi concorrenziali e in tempi più rapidi, depauperando dunque le Casse dello Stato. La seconda, trovando applicazione in maniera diversa nelle diverse Regioni: e la Fnomceo ha più volte ribadito, in tutte le sedi istituzionali, che nella Sanità non ci può e non ci deve essere un’Italia a diverse velocità”.
“Né il Superticket deve essere sostituito da altri interventi – aggiunge-, come il paventato ‘ticket sui Codici Verdi’, che sarebbero altre inique barriere al libero e universale accesso alle cure, compromettendo inoltre l’efficienza e l’efficacia dei nostri Pronto Soccorso e ditutto il Servizio Sanitario Nazionale”.
“La sostenibilità del nostro Sistema Sanitario non può essere perseguita a colpi di interventi finanziari che da ‘straordinari’ e‘temporanei’ diventano definitivi - conclude -. La politica deve finirla di guardare alla Sanità come a un facile cassetto da cui attingere fondi, e tornare a vederla come risorsa in cui investire, fonte di crescita e di sviluppo sociale e civile per il Paese, come sancito dalla nostra Costituzione”.