16 marzo -
“I nuovi dati diffusi dal ministro Lorenzin non fanno che confermare la serietà dell'allarme che esperti, autorità sanitarie e organizzazioni come la nostra hanno lanciato più volte in questi ultimi anni”. Così
Andrea Iacomini, portavoce Unicf Italia.
“Il morbillo sta tornando a minacciare la salute e la vita dei nostri bambini, e se la copertura vaccinale continuerà a calare c’è il rischio concreto di tornare a vedere nel nostro paese scene che speravamo di avere scacciato per sempre: famiglie che piangono la scomparsa di un figlio per colpa di una
malattia che si sarebbe potuta evitare con un semplice vaccino gratuito. Il morbillo, ricordiamolo, non è un banale raffreddore. Non esiste una medicina specifica per combatterlo, e nei bambini più piccoli e con difese immunitarie più fragili può avere complicanze letali”, aggiunge l’esponente dell’Unicef.
“Nel mondo, il morbillo uccide ogni anno circa 132.000 bambini: 15 all'ora, ogni ora di ogni giorno dell'anno. E appena 25 anni fa, quando abbiamo ingaggiato la campagna globale per contrastare con le vaccinazioni di massa questa malattia, i tassi di mortalità da morbillo erano 5 o 6 volte superiori. Sarebbe davvero tragico se dopo avere lottato senza tregua per ridurre drasticamente gli effetti del morbillo ovunque nel mondo, dovessimo constatare che per pregiudizio e ignoranza abbiamo lasciato entrare nuovamente il morbillo nelle nostre case. Siamo a favore di qualunque misura che il ministero della Salute vorrà intraprendere per proteggere i bambini in Italia da questa rinnovata minaccia”, conclude Iacomini.