13 gennaio -
“Finalmente dopo anni di attesa abbiamo i nuovi Lea e il nuovo nomenclatore delle protesi e ausili – dichiara
Filomena Gallo, segretario nazionale dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica – Le richieste fatte da anni saranno così legge dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale”.
Continua
Maria Teresa Agati, membro di Direzione dell’Associazione Luca Coscioni “Vedrà applicazione con l’entrata in vigore del Nomenclatore delle protesi e ausili che avverrà dopo la fase di definizione delle tariffe, come confermato dagli uffici del Ministero, anche la nostra richiesta di stralcio dal meccanismo previsto di assegnazione tramite gara di 12 tipi di ausili che necessitano, per l’assegnazione, dell'individuazione personalizzata dell'ausilio più adatto alle specifiche esigenze della persona cui sono destinati, che deve anche essere coinvolta nella scelta, richiesta confermata dalla relazione della XII Commissione alla Camera”.
Marcello Crivellini, membro di Direzione dell’Associazione Luca Coscioni precisa che “In questi anni abbiamo presentato proposte che miravano ad un miglioramento del Sistema Sanità. Sicuramente l’aggiornamento di Lea e Nomenclatore che oggi per legge dovrà essere annuale e non triennale eviterà il ripetersi di tale inerzia del Governo in atti che incidono sulla vita delle persone”.
Aggiunge
Marco Gentili, co- presidente dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica “Un grande passo avanti per l’Associazione che da 15 anni si batte per le libertà civili dei cittadini in ogni fase della loro vita, in grado di sbloccare una situazione di assistenza ferma da tempo e disallineata a livello regionale a causa anche di un elenco non aggiornato delle patologie, fondi per l'assistenza insufficienti e nomenclatore delle protesi fermo al 1999 con ausili obsoleti. Finalmente i malati e le persone con disabilità vedranno riconosciuti i propri diritti”.
“Chiediamo al Governo e al Ministro, un ultimo sforzo – conclude l’Associazione Luca Coscioni - quello di riforma del comitato Lea dove è palese il conflitto d'interessi che oggi vige poiché i rappresentati delle regioni che ne fanno parte sono chiamati anche a verificare il rispetto dei parametri Lea per le regioni che loro stessi rappresentano”.