23 novembre -
"Questo provvedimento è importante perché non solo dà un segno di attenzione nei confronti dei gravi problemi che hanno centinaia di migliaia di nostri concittadini, ma definisce anche un processo innovativo su come si devono affrontare situazioni di emergenza", ha affermato
Nerina Dirindin (Pd) capogruppo Pd in commissione Sanità al Senato.
"Pur tuttavia - sottolinea Dirindin - va segnalato un punto di debolezza nell’impianto originario del provvedimento: l'attenzione alle strutture sanitarie e, in generale, al ruolo del sistema sanitario in un momento di grande difficoltà come quello in cui avvengono delle catastrofi. Ne è riprova il fatto che il provvedimento è stato adottato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri senza il concerto con il Ministro della salute, Ministero assente come è assente l'attenzione alla ricostruzione delle strutture sanitarie pubbliche. Il nostro Paese non può continuare a disattendere, a livello centrale e regionale, la normativa sulla sicurezza delle strutture sanitarie nelle zone a rischio di catastrofi naturali ferma all'ultima ordinanza della Presidenza del consiglio del lontano 2003 che prevedeva entro cinque anni la valutazione dello stato di sicurezza degli edifici di interesse strategico in occasione di eventi sismici. E siamo ancora fermi li”.
“Per questo - aggiunge Dirindin – siamo lieti che, grazie al lavoro della nostra Commissione e agli emendamenti approvati oggi in Aula sul filo di lana, siano stati esplicitamente inseriti i riferimenti alle strutture sanitarie prevedendo che si proceda alla valutazione delle loro condizioni strutturali nelle zona del sisma entro 18 mesi e, successivamente, come si auspica dall’Ordine del giorno approvato anch’esso all’unanimità, in tutto il paese.