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QS Edizioni - giovedì 18 luglio 2024

Gigli (Mpv): “Ora qualcuno chieda scusa”

25 ottobre - “Ora ci aspettiamo che qualcuno abbia il buon gusto di chiedere scusa ai medici obiettori di coscienza, dopo aver utilizzato la tragedia avvenuta all'ospedale Cannizzaro di Catania, per criminalizzare chi rifiuta di adeguarsi alla logica dell'aborto volontario, delegittimando chi ha scelto la professione ostetrico-ginecologica per curare le donne e far nascere bambini e non già per impedirne la nascita”. Ad affermarlo, in una nota, il presidente del Movimento per la Vita Italiano, On. Gian Luigi Gigli, a proposito della relazione della task-force di ispettori del Ministero della Salute riguardo al caso della 32enne deceduta all'ospedale Cannizzaro di Catania, al quinto mese di gravidanza, dopo la morte dei due gemellini che aveva in grembo.
“Solo intolleranti illiberali come Saviano - ha sottolineato Gigli - possono far finta di non capire che l'obiezione di coscienza è presidio di libertà e democrazia. Lavoriamo, piuttosto, tutti insieme per dare a tutte le donne la libertà di poter accogliere la vita che portano in grembo”.
25 ottobre 2016
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