5 agosto -
"Un evento corruttivo in sanità, rispetto a qualsiasi altro settore della pubblica amministrazione, appare ancor più inaccettabile, perché comporta la sottrazione o lo spreco di risorse destinate alla cura dei pazienti”. Con questo monito si è espresso
Lucio Alessio D'Ubaldo, segretario generale di Federsanità Anci a seguito dell'approvazione oggi del Piano nazionale anticorruzione 2016 da parte dell'Anac con una chiara intenzione di sorvegliare su acquisti, nomine e rotazione del personale in sanità.
"Il varo da parte delle nostre Istituzioni delle nuove misure anti corruzione - ha sottolineato D'Ubaldo - avviene a poche ore da un blitz del FBI negli Stati Uniti in cui sono stati tratti in arresto numerosi esponenti della criminalità organizzata legata ad interessi nel settore sanitario che, negli Usa sta assorbendo ormai il 16-17% del Pil. I dati che giungono da oltreoceano devono farci riflettere proprio nell'ottica di preservare il nostro Sistema universalistico dai rischi di interessi terzi rispetto alle risorse destinate alla tutela del diritto alla salute costituzionalmente garantito".
Nel settore sanitario, secondo FBI la criminalità organizzata da un lato si muoveva nella prescrizione di farmaci a base di oppio da rivendere come droga e dall'altro nella prescrizione dei medicinali più costosi che le compagnie assicurative tengono nel loro prontuario. Ciò era possibile sia grazie alla presenza di personale sanitario compiacente ma anche grazie ad una fortissima opera di intimidazione e pressione sui medici proprio per prescrivere certi tipi di farmaci.
"Il PNA di Cantone in questo contesto - ha concluso D'Ubaldo - richiede però un forte investimento formativo affinché tutti gli operatori coinvolti nelle aziende sanitarie siano in grado di utilizzare al meglio le misure indicate dall'Anac".