22 giugno -
“La nostra insoddisfazione alla risposta della ministra Lorenzin è legata ad un fatto: il rapporto con la realtà. La ministra è venuta oggi alla Camera e ci ha elencato un programma di lungo periodo, peccato che nel corso degli ultimi due anni tutti gli annunci fatti non sono stati mantenuti. Basta vedere le risorse che poi ci conducono al dato shock degli 11 milioni di italiani che non si curano più. Dato in costante aumento. Nel patto della Salute sono previsti 115 miliardi, nella legge di stabilità solo 111. Mancano 4 miliardi all’appello. Questo in cosa si traduce: liste di attesa interminabili, fondi insufficienti per gli affetti da epatite C, taglio dei posti letto e chiusure degli ospedali in nome di una razionalizzazione che punisce i cittadini”. Lo afferma
Arturo Scotto, capogruppo di Sinistra Italiana, in Aula a Montecitorio nel corso della replica alla ministra Lorenzin durante il Question Time di SI sulle iniziative per garantire il diritto alla salute dei cittadini dotando il servizio sanitario nazionale di maggiori risorse.
“Era previsto - prosegue la nota - questo finanziamento ed era previsto lo sblocco del turn over e il rinnovo dei contratti due questioni ancora in attesa di risoluzione, prosegue il capogruppo di SI. Questo governo fatica a capire che il problema della ripresa del Paese non è il pessimismo, non sono i gufi, non sono i rosiconi. Si stanno sommando a scelte scellerate su diritti, lavoro e pensioni il più gigantesco arretramento dei servizi pubblici della storia repubblicana. Il problema della ripresa nel Paese ha un sostantivo e un aggettivo: diseguaglianza sociale. La sanità è il primo servizio pubblico, insieme alla scuola, che serve a riequilibrare le diseguaglianze”. “Lo cominciano a capire in tutto il mondo persino gli Stati Uniti d’America. Voi lo avete dimenticato”, conclude Scotto.