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QS Edizioni - martedì 2 luglio 2024

M5s: "Primo passo ma è mancato coraggio"

17 marzo - "Il mancato stanziamento di fondi rischia di rendere questa proposta di legge monca. Sarebbe bastato invece un piccolo sforzo da parte delle casse dello Stato per incentivare in modo sostanziale il contrasto allo spreco alimentare e aiutare così moltissimi nostri concittadini che versano in condizioni di indigenza. Il testo uscito dalla commissione Affari Sociali rappresentava certamente un passo in avanti rispetto al testo di legge iniziale, ma in Aula è mancato il coraggio di fare quel salto di qualità necessario per rendere il provvedimento davvero efficace”. Lo affermano i deputati M5S, che in Aula a Montecitorio, si sono astenuti dal voto sulla Proposta di Legge contro lo spreco alimentare e farmaceutico.
 
“La Pdl presenta comunque aspetti positivi, a partire dall’ampiamento della platea delle associazioni che potranno ricevere donazioni di cibo e dallo snellimento della macchina burocratica relativa a tali procedure. Sta di fatto che, rispetto alle misure per la riduzione dello spreco di cibo, il Parlamento non è voluto andare fino in fondo. Le detrazioni rispetto alla tassa sui rifiuti per le aziende della grande distribuzione che si impegnano nelle donazioni di alimenti saranno affidate alla buona volontà e alle disponibilità economiche dei singoli comuni, mentre sarebbe stato necessario dare ai comuni fondi destinati specificamente a questa voce", spiegano i deputati del M5s.
 
"Una nota dolente resta la bocciatura della nostra richiesta di indicare su tutti i prodotti alimentari contenenti olio di palma che l'assunzione eccessiva di quel prodotto può essere dannosa per la salute. Infine, è stata respinta anche la nostra richiesta di vietare di pubblicizzare sulle reti televisive pubbliche e private, nelle fasce orarie destinate ai minori, prodotti alimentari e bevande contenenti un alto livello di acidi grassi saturi, grassi animali, zuccheri liberi e olio di palma. Una misura - concludono - già adottata in altri paesi europei e che sarebbe stata particolarmente necessaria in Italia dal momento che da noi si registra la più alta percentuale comunitaria di bambini affetti da obesità”. 
17 marzo 2016
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