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QS Edizioni - lunedì 25 novembre 2024

Dompé (Farmindustria): “La retroattività dei margini di distribuzione ha forti profili di incostituzionalità”

16 febbraio - Sconcerto, o meglio “speachless” ovvero “senza parole”. Così il commento a caldo del presidente di Farmindustria Sergio Dompé alla notizia dell’approvazione della norma del maxi emendamento sul Milleproghe che prevede una sostanziale retroattività delle nuove norme sui margini di distribuzione della filiera del farmaco. Uno scherzetto che potrebbe costare all’industria tra i 35 e i 36 milioni di euro. “Ma non è tanto una questione di cifre”, spiega Dompé in una breve conversazione con la nostra redazione. “Il punto è che con questo emendamento si riafferma un approccio alle tematiche del settore che speravamo definitivamente abbandonato”. “Come si fa a parlare di innovazione, di sviluppo, di investimenti, di rilancio delle imprese quando poi si fa passare una logica che non ha altra spiegazione che quella di fare un po’ di cassa”. “Senza contare che la norma appare molto dubbia dal punto di vista costituzionale laddove si evidenzia una palese contraddizione tra l’entrata in vigore dei nuovi margini, che resta fissata al 30 luglio 2010, e il calcolo dei nuovi importi conseguenti, da corrispondere al Ssn, che vengono fatti scattare dal 31 maggio 2010, cioè due mesi prima dell’entrata in vigore del provvedimento stesso!”.
 
16 febbraio 2011
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