26 novembre - “Le dichiarazioni rese dal Prof. Alberto Zangrillo in qualità di responsabile nazionale del Dipartimento Sanità di Forza Italia che dichiara di attendere di essere convocato dal governatore Roberto Maroni per discutere delle nomine dei Direttori generali della Sanità della Lombardia, appaiono di particolare gravità sia nella forma che nel contenuto. Nella forma perché esistono norme di legge in attesa dei decreti attuativi che per il futuro prefigurano le scelte dei direttori generali all’esito di concorsi che assicurano competenze professionali valutate da apposite Commissioni. Per i contenuti trovo la dichiarazione del Prof. Zangrillo svilente per la sanità lombarda e nazionale, vista la carica che ricopre nel suo partito, perché evoca rituali e metodi che alla luce della normativa anticorruzione offrono ancora una volta una pessima immagine della politica. Di quella politica che dovrebbe far comprendere ai cittadini come lo sforzo di voler migliorare metodi e contenuti debbano essere gli unici fari che guidano scelte come quelle che il Prof. Zangrillo vorrebbe nel chiuso di una stanza, con logiche spartitarie che non fanno onore alla recente riforma approvata nella regione Lombardia che vuole per la scelta dei direttori generali l’elaborazione di una short list che premi qualità e competenza. Se la sperimentazione lombarda parte così, andiamo bene”. Così il vicepresidente della 3° commissione Sanità Ncd Lombardia, Angelo Capelli, replica alle dichiarazione del responsabile sanità di Forza Italia, Alberto Zangrillo.

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