2 febbraio -
“Finalmente il Ministro Brunetta sembra essersi reso conto che con la propaganda e le minacce di licenziamento non si risolvono i problemi che ancora impediscono il funzionamento del sistema di trasmissione telematica dei certificati di malattia”. Questo il commento di Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici, e di Nicola Preiti, coordinatore nazionale Fp Cgil Medici Medicina Generale, alla conferenza stampa indetta stamani dal ministro per la Pubblica Amministrazione.
“Adesso – hanno aggiunto i due sindacalisti - con l’annunciato incontro della prossima settimana, ci auguriamo di poter aprire un dialogo e di affrontare anche con nuove norme, e non con annunci mediatici in extremis, tutti i nodi ancora aperti, a partire dalle sanzioni. I tilt del sistema non dipendono dalla cattiva volontà dei medici. Insultarli ed offenderli non aiuta. Il caos di questi giorni è evidente a tutti. Non dobbiamo quindi illudere i cittadini sul funzionamento dei certificati on line. I 18 milioni di lavoratori dipendenti, pubblici e privati, devono anche sapere che non basta che il medico trasmetta on line all’Inps il certificato di malattia, ma che, finché non sarà funzionante il collegamento telematico diretto tra Inps e datori di lavoro pubblici e privati, dovranno essere loro stessi a far pervenire sul posto di lavoro il certificato in forma cartacea (attestato di malattia)”.
“Condividiamo con il Ministro Brunetta l’obbiettivo della modernizzazione e della digitalizzazione della sanità e speriamo – concludono Cozza e Preiti - di poter finalmente condividere anche il metodo per conseguirlo, senza strappi né prevaricazioni”.