30 settembre -
"Mi pare che nell'intervento del Presidente del Consiglio venga accolta la nostra richiesta di aumentare gli stanziamenti per la Sanità, in modo da permettere maggiori investimenti sull’innovazione delle tecnologie e dei farmaci. Proprio per questo siamo pronti a tutte le azioni per estendere i costi standard e quelle misure di appropriatezza che consentano di risparmiare risorse per investire e migliorare la qualità del sistema sanitario nazionale”, ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino.
“Dal punto di vista delle risorse – prosegue Chiamparino - l’impegno che il Governo si era assunto un anno fa con il Patto per la salute era di destinare 2 miliardi in più sul 2015 e 3 miliardi in più sul 2016, per un totale di 5 miliardi. Lo stanziamento per il 2015 è stato azzerato, sul 2016 mi pare di capire che la proposta sia di un miliardo in più, che non mi sembra sufficiente anche alla luce dei rinnovi contrattuali dei medici e del personale sanitario che sono ancora in corso di trattativa. Mi riservo di approfondire il tema con i colleghi e credo tuttavia – ha concluso il Presidente della Conferenza delle Regioni - che sia urgente organizzare un incontro con il governo per trovare un’intesa prima della definizione della Legge di Stabilità”.
Scettico invece il governatore del Veneto Luca Zaia che cnon crede che un nuovo incontro possa servire. “Temo che in questo senso nemmeno l’ennesimo vertice chiesto dal Presidente Chiamparino potrà essere risolutivo per una svolta”.
“Se stanno sorgendo delle preoccupazioni da parte di altre Regioni sui tagli e sui mancati aumenti rispetto a quanto stabilito a cominciare dal patto Nazionale della Salute – aggiunge Zaia – siano le benvenute. La realtà il Veneto l’aveva colta da mesi, anzi da anni, e per mesi e anni abbiamo combattuto in solitudine contro ciò che sta accadendo. Ci meriteremmo un ringraziamento, perché senza le nostre battaglie chissà cosa sarebbe accaduto di peggio. Ben venga comunque ogni ripensamento – conclude Zaia – noi intanto andiamo avanti per la nostra strada che è il ricorso alla Corte Costituzionale deliberato due giorni fa”.
30 settembre 2015
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