30 settembre -
“L’Acoi accoglie l'invito del Presidente del Consiglio Matteo Renzi a collaborare sul tema del contenimento delle prestazioni inappropriate. Siamo proprio noi medici i primi a volere prestazioni appropriate. Ciò su cui non siamo assolutamente d’accordo è il metodo per ottenere il risultato. Acoi non ritiene opportuno il metodo sanzionatorio proposto nel Dl 78 e propone una soluzione più articolata, correggendo alla base le cause delle prestazioni inappropriate. Le tre ‘P’ della soluzione Acoi sono: Processo, Progresso, Preparazione. Per ‘Processo’ intendiamo risolvere il problema del contenzioso medico legale ed assicurativo. Per ‘Progresso’ l’adeguamento della tecnologia nei nostri ospedali. Per ‘Preparazione’, infine, il miglioramento della formazione post laurea e l'aggiornamento professionale. Solo correggendo le cause si potranno diminuire le prestazioni inappropriate, con un’inversione di tendenza che sia duratura nel tempo e che garantisca il mantenimento di un Sistema Sanitario Nazionale pubblico universale ed efficiente”. Lo afferma in una nota il presidente dell’Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi) Diego Piazza.
30 settembre 2015
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