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QS Edizioni - giovedì 21 novembre 2024

Emerenziani (Campus Bio-Medico): "Obesità si cura con alimentazione ed esercizio clinico. Peso corporeo è parametro clinico, non estetico"

11 agosto - "Ogni dieta parte sempre dal cervello: ormai 4 pazienti su 10 vengono nel mio ambulatorio chiedendomi di prescrivere loro anfetamine o altre sostanze ritenute utili per dimagrire. Cosa che regolarmente non faccio, ma che dimostra come sia, purtroppo, sempre meno chiaro che l’obesità non è come la polmonite, non si cura con le pasticche”. Commenta così Sara Emerenziani, gastroenterologa ed esperta di alimentazione, nutrizione e dieta del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, il decreto con cui il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha vietato oggi 7 sostanze finora usate in farmacia per preparazioni dimagranti.

“Le patologie legate all’obesità – prosegue Emerenziani – sono essenzialmente di tipo comportamentale e multi-fattoriale. Per questo, occorre piuttosto educare il paziente a mangiare sano e a muoversi di più. L’idea di eliminare il disturbo attraverso dei farmaci è una scorciatoia pericolosa. Fino ad oggi, infatti, non esiste un farmaco anoressizzante ad azione centrale prescrivibile”. “Del resto – spiega l’esperta – è difficile inibire il centro che nel nostro cervello regola l’appetito senza produrre seri effetti collaterali. Inoltre, è importante ricordare che molte persone in sovrappeso soffrono già di disturbi dell’umore e sono, quindi, ancora più a rischio se vengono loro somministrati antidepressivi, ansiolitici e antiepilettici”.
"Non dobbiamo dimenticare – aggiunge la specialista – che il peso è a tutti gli effetti un parametro clinico, importante tanto quanto pressione arteriosa, glicemia, temperatura corporea. Eppure, a livello culturale oggi viene percepito soprattutto come un parametro estetico: voglio essere magra perché sarò bella. Ecco, io dico no, bisogna dire piuttosto: voglio essere magra per star bene. Nessuno si sognerebbe mai di assumere un miscuglio di sostanze per curarsi l’ipertensione, perché la pressione viene percepita come un parametro da sottoporre all’attenzione dello specialista. Il peso, invece, molte volte viene trattato come un parametro puramente estetico. Ma non lo è e va, invece, controllato con la serietà e il rigore scientifico che caratterizzano l’approccio alle altre patologie”. 
11 agosto 2015
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