4 agosto -
In seguito all’appello lanciato da Assobiomedica insieme a 19 tra società scientifiche e associazioni dei pazienti,
Francesco Diomede, Presidente FINCOPP, Vicepresidente FAVO e Segretario Nazionale Aistom, ha sottolineato che “le continue vessazioni da parte di Regioni, Centrali d'acquisto ed ASL, in materia di dispositivi medici (sacche, placche, cateteri, pannoloni, etc.), molto spesso violano la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata in Italia con legge n.18 del 2009. Violano gli Articoli 32 e 38 della Costituzione, la Legge n.104/92 (legge quadro sull’handicap) e il D.M. della Salute n.332/99 (Nomenclatore Tariffario Protesico)”.
“Non è da dimenticare – ha aggiunto Diomede - che il “Patto della Salute” (art.26) approvato dalla Conferenza Stato Regioni prevede la partecipazione delle Associazioni sulle scelte socio-sanitarie, ma questo non accade, anzi il patto viene sconfessato dai tagli del Governo. Governo, Regioni, Centrali d'acquisto e ASL devono convincersi che per le persone con disabilità le protesi motorie ed i dispositivi medici hanno l'unico fine di "riabilitare e far reinserire nella Società civile le persone disabili", e tutto ci non può essere relegato ad un mero atto economico, spesso fittizio, per i costi indiretti procurati da cistiti, irritazioni, dermatiti e piaghe da decubito”.
“La libera scelta e la qualità delle protesi e dispositivi medici – ha concluso Francesco Diomede - sono di vitale importanza per il recupero della persona con disabilità, questo è l'unico fine di tali norme e sulla loro applicazione vigiliamo”.