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QS Edizioni - lunedì 25 novembre 2024

Scotti (Omceo Napoli): “È un ricatto ai medici”

17 aprile - “Qui non si tratta più di tagliare gli sprechi – ha affermato il presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli Silvestro Scotti, sempre in riferimento alla proposta delle regioni sulla penalizzazione dei medici che presvrivono prestazioni inappropriate - di fatto si è trovato il modo di ricattare i medici, che non prescriveranno in base alla appropriatezza della ricetta ma in base al fatto che quella ricetta sia valutabile come appropriata. Ma chi deciderà cosa è appropriato e cosa non lo è? E con quali criteri lo deciderà? La verità è che l’appropriatezza non sarà valutata sul caso concreto, bensì su costi standard e statistiche. Io mi rifiuto di considerare un paziente come un costo. I medici giurano di curare secondo scienza e coscienza, non di curare solo se non costa troppo”.
 
“Ciascun medico prescrittore – spiega – movimenta in media 700 mila euro l’anno, solo con le prescrizioni di farmaci. Si arriva a circa 2 milioni di euro con le prestazioni diagnostiche. E in molti casi sono accertamenti che vengono richiesti da altri specialisti. Dunque c’è la possibilità di essere chiamati a rispondere per cifre esorbitanti a fronte di un guadagno annuo di circa 50 mila euro, che è quanto in media guadagna un medico di medicina generale”.
 
“Sono fiducioso che il presidente Stefano Caldoro, come ha già dimostrato di voler fare, si opporrà a questa soluzione. Ci sono altri modi e altre strade per essere virtuosi. Non costruiamo una sanità, come avviene in altri paesi, nella quale i medici prima di curare il malato gli chiedono se ha un’assicurazione sanitaria”.
17 aprile 2015
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