30 marzo -
“Un nuovo taglio ai farmaci? Sarebbe davvero incomprensibile in un momento in cui il Governo ha finalmente garantito stabilità al settore, lanciando un segnale forte alle imprese italiane e internazionali che investono nel Paese.
Per questo chiediamo che ipotesi di nuovi interventi sulla farmaceutica, peraltro di carattere economicistico e non scientifico, siano assolutamente escluse.
Tanto più che non ce n’è la necessità perché la spesa farmaceutica pubblica è la più bassa in assoluto tra i grandi Paesi europei. E da tempo sotto controllo in virtù di una politica di tetti e ripiani che già vede le aziende del farmaco restituire al SSN quote cospicue e ormai insostenibili per finanziare altre voci di spesa della sanità che invece non sono controllate e regolamentate allo stesso modo.
Vogliamo attrarre nuove risorse e continuare ad assumere giovani. Non c’è quindi alcuna ragione per bloccare lo slancio che l’industria del farmaco in Italia vive a livello internazionale con una crescita nella produzione, nell’occupazione e negli investimenti che il mondo ci invidia”.
Così in una nota il presidente di Farmindustria
Massimo Scaccabarozzi commenta le prime indiscrezioni sui tagli alla sanità sui quali stanno lavorando Governo e Regioni.