27 gennaio -
"Soddisfatto a metà, anzi quasi del tutto delle dichiarazioni del Ministro dell’Università, Giannini, nell’audizione odierna nelle Commissioni congiunte VII e XII. Sul sistema di accesso alla Facoltà di medicina, il Ministro sembra aver finalmente mandato in soffitta l’idea del modello francese: si è finalmente convinta che l’elevato numero di iscritti al primo anno di cui solo una parte minoritaria riesce ad accedere al secondo anno nuoce gravemente alla qualità della didattica e al futuro dei giovani aspiranti. Non solo. Pieno accordo ormai anche sulle materie che saranno oggetto del test, ossia quelle prevalentemente scientifiche studiate durante la scuola superiore, e sull’importanza di potenziamento dell’attività di orientamento alla scelta dell’Università giusta". Ad affermarlo è
Raffaele Calabrò, Capogruppo Ncd-Ap in Commissione Affari Sociali.
"Meno soddisfatto per quel che riguarda le scuole di specializzazione. E’ senz’altro un bene sapere fin da ora che ad aprile si svolgeranno i concorsi per l’ammissione alla scuola di specializzazione, consentendo ai nostri giovani una maggiore programmazione degli studi. Epperò resta alta la perplessità sulle modalità di aumento del numero di borse - afferma Calabrò -. Evitiamo la distinzione tra i contratti finanziati dal Miur e quelli finanziati dalle Regione, non spezziamo quella rete formativa tra Università e ospedali che finora ci ha permesso di formare le migliori leve, evitando di dividere i percorsi soltanto per poter disporre di qualche medico in più a basso costo".