4 dicembre -
“In sanità bisogna avere il coraggio di applicare i costi standard – evidenzia il presidente del Veneto Luca Zaia - perché questo porterebbe a risparmiare 30 miliardi di euro ovvero un terzo del debito pubblico". I nuovi tagli della legge di stabilità comporterebbero in particolare dei “danni” alle “regioni virtuose come il Veneto. Se si ragiona come si sta facendo ci si fa male da soli”.
Per Zaia “i costi standard sono l’unica via per un risanamento serio della spesa sanitaria”. Parole che continuano a rimanere “nella bocca del Presidente del Consiglio, mentre appena si fa sul serio si torna al vecchio e becero quadro dei tagli lineari. Se così fosse saliremo sulle barricate – annuncia Zaia - perche' dai primi calcoli si vorrebbero togliere ai veneti più di 150 milioni, e ci staremo fino a che non si ragionerà di rigore nella spesa e di costi standard per individuare come e soprattutto dove risparmiare”.
“Le Regioni – sostiene Coletto, coordinatore della commissione sanità della Conferenza delle Regioni e assessore della regione Veneto - si esprimeranno ufficialmente tra qualche giorno, per cui c'è ancora tempo per fare quello su cui tutti, a cominciare da Renzi, si erano detti assolutamente d'accordo, e cioè intervenire dove si può utilizzando esclusivamente il criterio dei costi standard.Non è assolutamente difficile: è sufficiente che il Governo veda e applichi studi e tabelle di cui può agevolmente disporre da fonti proprie come, ad esempio, l'Agenas per quanto riguarda il personale”.
“Questo Governo – sottolinea Zaia - continua a parlare in un modo e ad agire al contrario”.