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QS Edizioni - domenica 6 ottobre 2024

Rossi (OMCeO Milano): “I test per l’ingresso alla specializzazione vanno valutati e non annullati”

3 novembre - Più di 11.000 candidati all’ammissione alle Scuole di Specializzazione in Medicina dovranno ripetere le prove sostenute mercoledì 29 e venerdì 31 ottobre a seguito dell’inversione delle date nella somministrazione dei quiz da parte degli organizzatori della prova, il consorzio Cineca. I quiz annullati, secondo il Ministero, dovranno essere ripetuti il 7 novembre prossimo in un'unica giornata e nelle sedi già utilizzate il 29 e 31 ottobre.
 
“Si tratta – ha dichiarato il Presidente dell’Ordine del Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano, Roberto Carlo Rossi – di una decisione gravissima, che scarica ancora una volta sulle spalle dei cittadini i costi materiali e immateriali della inefficienza della Pubblica amministrazione. Avevo salutato con favore il cambiamento nel metodo di accesso alle scuole di specializzazione non più basato su decisioni discrezionali dei cattedratici. Già però durante le prove, come mi è stato riferito da numerosi giovani medici, si era capito che la selezione meritocratica resta un obiettivo da ripensare”.
“A questo punto - continua il Presidente di OMCeO Milano –, oltre a chiedere che si proceda al rimborso delle spese sostenute dal candidati e che si prenda attentamente in considerazione la possibilità di valutare le prove effettuate, occorre però ripensare concretamente tutto il settore della formazione medica, dal sistema di accesso al corso di laurea fino a quello delle specializzazioni”.

“Mi rivolgo in particolare al Ministro Giannini – conclude Roberto Carlo Rossi – offrendo la consulenza dell’Ordine che presiedo, se utile, al fine di prendere decisioni giuste e sensate e perché mi aiuti a dare una risposta di speranza alla supplica inviatami, in particolare, da un giovane medico candidato alla specializzazione che, nel giorno del Giuramento, mi ha scritto: ‘A Lei Presidente e all’Ordine che Lei rappresenta, chiedo un gesto, una parola affinché fatti e persone inadeguate non calpestino del tutto la mia speranza di vivere in un Paese sani e di poter lavorare, in Italia, con onore”. 
3 novembre 2014
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