28 luglio -
“L’emendamento del ministro Lorenzin al dl Pa è un provvedimento insufficiente, lesivo dei diritti e della dignità di cittadini che devono ricevere un giusto trattamento da parte dello Stato per i torti e le sofferenze subite. In questa vicenda il Pd non è esente da colpe: perché anche i democratici si dichiarano insoddisfatti delle somme che lo Stato intende versare ma, alla prova dei fatti, hanno votato contro i nostri subemendamenti, con i quali volevamo portare l’indennizzo a cifre più congrue?”. Lo hanno affermato i deputati del Movimento 5 Stelle in commissione Affari Sociali commentando l’emendamento presentato dal ministro della Salute riguardante la questione delle transazioni economiche nei confronti dei soggetti infettati da trasfusioni e dalle somministrazioni di emoderivati, e dei malati a causa delle vaccinazioni obbligatorie.
“In sintesi, la misura di Lorenzin prevede somme esigue come ristoro dai danni e mantiene tutte le prescrizioni già contenute nel decreto 2012, che noi stiamo cercando di superare anche attraverso una Pdl a prima firma Marialucia Lorefice, che vorremmo discutere al più presto. Il Governo, in sostanza, vuole liquidare questa triste vicenda versando alle vittime, una tantum, appena 100 mila euro - 20 mila euro nel caso delle vittime dei vaccini -. Ricordiamo - concludono i deputati del m5S - che la vicenda del contagio dovuto a trasfusioni di sangue euso di farmaci emoderivati causò, tra la fine degli anni ‘60 e i primi anni ‘70, la malattia di molte persone, e in alcuni casi, la morte. Una storia che si è trascinata, tra rimandi e rimpalli di competenze, troppo a lungo”.