24 ottobre -
Raffaele Pennacchio, 55 anni, di Macerata Campania (CE), medico malato di Sla e componente del direttivo del Comitato 16 novembre onlus, riferisce l’Ansa, è morto ieri sera a Roma in albergo dopo l'incontro con il Governo e il presidio sotto il Mef.
“Era stanco e provato per i due giorni di partecipazione alla nostra protesta per il diritto all'assistenza domiciliare ai disabili gravi" dice Mariangela Lamanna, vicepresidente della onlus.
Raffaele Pennacchio, aveva partecipato sia al presidio sotto il Ministero dell'economia, la notte precedente, sia all'incontro con il Governo. “Raffaele si è battuto per accendere i riflettori sull'assistenza domiciliare ai disabili gravi e gravissimi che hanno diritto a restare a casa con dignità e a cure amorevoli. Chi meglio di un familiare può assistere un congiunto malato grave? - spiega Lamanna-. Ieri, nonostante la stanchezza, al tavolo con il Governo rappresentato dal viceministro del Lavoro e delle politiche sociali Maria Cecilia Guerra, dal sottosegretario all'Economia e alle Finanze Pier Paolo Baretta e dal Sottosegretario alla Salute Paolo Fadda, Raffaele continuava a dire: fate presto, noi non abbiamo più tempo”.
Ieri sera al rientro in albergo, Pennacchio era provato ma contento perché il Comitato era riuscito a strappare al governo l'impegno per l'aumento del fondo per la non autosufficienza e per l'assistenza domiciliare ai disabili gravi e gravissimi. “Rideva e scherzava, poi all'improvviso si è accasciato sulla sedia tra il nostro sgomento” conclude Lamanna.
Il Movimento Vite Sospese esprimendo la propria vicinanza alla famiglia sottolinea in una nota come “in un Paese civile cose del genere non dovrebbero accadere. Per ricordare la sua memoria, il Movimento Vite Sospese inviterà tutti coloro che parteciperanno alle proteste di Palermo, il prossimo 29 ottobre, a osservare un minuto di silenzio”.